venerdì 29 giugno 2012

Popopopopo! Popopopopo!


Che partita! Che serata! E che mal di gola stamattina per le urla da tifo sfegatato! Ma sono postumi piacevoli se penso che siamo in finale. Beppe, andiamo a Kiev!
Crisi, spread, eurobond, Merkel, Europa sì, Europa no: da mesi sono le parole chiave più ricercate su google, momenti difficili. Ma quando gioca la Nazionale, noi italiani ci riscopriamo popolo compatto e attaccato al tricolore, che prova vera gioia e orgoglio nel cantare l'inno in piedi con la mano sul cuore, ognuno nel proprio salotto. E poi, diciamolo, che soddisfazione mandare a casa la Germania! Ricordo la spocchia dei giornalisti tedeschi prima della partita contro l'Italia nella semifinale dei Mondiali 2006: Italiani pizza, mandolino, mamma. E ricordo anche il livido sul braccio del maritino causato da violenti e ripetuti gesti dell'ombrello dopo i gol di Grosso e Del Piero. Che goduria. E anche ieri sera una grande partita che rinfranca i nostri animi e rinfresca le nostri menti stanche e accaldate dal simpatico Caronte, a cui Scipione ha lasciato il testimone.
Anche per domenica preparatevi casse di birra da condividere con gli amici, ma per rimanere lucidi bisogna anche mangiare qualcosa. Con questo caldo, accendere fuochi e fornelli è da autolesionisti, per cui ci vuole qualcosa di fresco e da mangiare in un boccone, per avere le mani libere che servono per esultare e incitare. Il manzo tonnato finger food: noi lo chiamiamo così a casa, ma non è altro che vitel étonné in chiave moderna. La salsa tonnata è semplicissima da fare e se vi avanza è ottima anche spalmata sul pane.

A casa mia...i crucchi no!


Manzo tonnato finger food

Manzo tonnato finger food


Ingredienti

  • 150 gr di tonno
  • 3-4 cucchiai di maionese
  • Pasta d'acciughe
  • Pasta di capperi
  • 200 gr di manzo cotto
  • Insalatina

Preparazione

Metti il tonno nel mixer



Aggiungi la maionese, la pasta d'acciughe e di capperi



Frulla fino ad ottenere una crema



Con un cucchiaino distribuisci la salsa sulla fetta di manzo



Chiudi la fetta come un fagottino e servila in minicoppette con una fogliolina d'insalata




giovedì 28 giugno 2012

Film di un certo livello


Ognuno di noi ha una filmografia a cui è affezionato perché legata all'infanzia, all'adolescenza; quei film visti cinquantamila volte e che vorresti rivedere ancora solo perché a pensare ad alcune battute, ti viene da ridere da solo. Poi regolarmente, quando capita di rivederli –solitamente nei Bellissimi di Rete4 e ho detto tutto – non ti capaciti di come ti facessero tanto ridere quelle scene ormai obsolete. Ma l'affetto per certi personaggi è troppo grande. Per me è così con i film di Bud Spencer e Terence Hill, - una volta con mio fratello ho cucinato i mitici fagioli di Trinità – i Goonies, Ritorno al futuro – Oh, grande Giove! - Vieni avanti cretino – chi cazzo lo conosce 'sto terrone maledetto?!- Da grande di Pozzetto – Poca, eh – tanti film ormai cult e, ovviamente, tutta la saga di Fantozzi. Che può piacere e non piacere, ma tutti quanti lo conoscono e ci sono alcune scene che ormai si sanno a memoria. Quella a cui tutti state pensando oggi?
Calze, mutande, vestaglione di flanella. Tavolinetto davanti al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni ghiacciata, tifo indiavolato e rutto libero”.
Questa era la descrizione di Fantozzi per la partita dell'Italia ne “Il secondo tragico Fantozzi”. A parte il vestaglione di flanella che poco si addice alle temperature imposte da Scipione, il resto stasera sarà pressochè identico.
Per una frittata un po' più ricca e appetitosa, anche se quella di cipolle è un must, ho aggiunto zucchine e ricotta salata: un gusto delicato, ma con quel qualcosa in più dato dalla sapidità della ricotta siciliana. Da accompagnare con qualcosa di fresco come dei pomodorini in insalata. E ovviamente birra gelata.
Sul rutto, ognuno si regoli.


A casa mia...spacchiamo i crucchi!*
*Un saluto particolare ai miei amici tedeschi!


Frittata zucchine e ricotta salata


Frittata zucchine e ricotta salata


Ingredienti

  • 6 uova
  • 4-5 zucchine
  • 1 cipolla
  • 150 gr di ricotta salata
  • 3 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 1 goccio di latte
  • Sale&Pepe
  • Olio evo

Preparazione

Taglia la cipolla a velo e rosola con un po' di olio



Unisci le zucchine tagliate a rondelle e cuoci



In una ciotola rompi le uova e sbattile con una forchetta



Aggiungi il latte, la ricotta grattugiata, il parmigiano, sale e pepe



Quando le zucchine cominciano ad essere morbide, versa le uova e fai cuocere la frittata



Servi calda con pomodorini in insalata


mercoledì 27 giugno 2012

Anguria finger food


Qual è il tuo frutto preferito?” “L'anguria!”. Questa sarebbe stata la mia risposta di bambina, ora non saprei cosa rispondere. Ci sono tanti frutti che mi piacciono e d'estate sono uno più buono dell'altro, ma l'anguria rimane sempre nella mia top list. Perché ha colori meravigliosi (sempre verde, bianco, rosso!), è dissetante, fresca, allegra e ha, per me, la dolcezza dell'infanzia.
Mio nonno Emilio arrivava nella casa del mare a Geremeas con una Taunus azzurra da far invidia ad un telefilm americano. Apriva il baule e dentro c'erano angurie enormi. Lui ne era un gran mangiatore e aveva trasmesso a noi nipoti, ma soprattutto a me e al piccolo Emilio, la passione per questo frutto. Poi, ovviamente, c'erano le frasi di rito: “Attenti a non sbrodolarvi”, “Sputa i semi sennò ti cresce un'anguria nella pancia”, “Guarda quanta ce n'è ancora qui, non ne sprecare”. Il massimo era mangiarla tagliata a mezza luna, a morsi sul prato del giardino: il succo andava per terra e i semi si sputavano a mo' di mitragliatrice verso gli oleandri. Meraviglioso.
Anche il maritino è un grande fan dell'anguria e d'estate è il frutto ideale da servire anche dopo una cena con amici. Nessuno ci rinuncia. Però, è vero, l'anguria è proprio scomoda da mangiare: le mani si impiastricciano, il tavolo gronda di acquetta rossa con semini neri galleggianti e, normalmente, ti ritrovi ad addentare la fetta piegato a 90° per non sporcarti le scarpe. Delirio. Finisce che ti passa la voglia.
Ho trovato, così, un modo originale per servirla che piacerà agli adulti e farà impazzire i bambini.
Con il leva torsoli per la mela ho fatto come dei carotaggi in metà anguria: non ho trovato il petrolio, però ho tirato su dei cilindri di polpa rossa che sono belli da vedere e comodi da mangiare. L'anguria finger food! E per i bimbi, basta metterci uno stuzzicadenti e mettere i bastoncini in freezer per un'oretta e diventano dei mini ghiaccioli.
Va bene anche il geranio per sputarci i semi.


A casa mia...anguria moderna!


Bastoncini d'anguria
Ghiacciolini d'anguria

Bastoncini d'anguria


Ingredienti

  • Anguria


Preparazione

Taglia l'anguria a metà



Usa il levatorsolo della mela e fai dei “carotaggi” ruotando bene



Uscirà un bastoncino di anguria



Semplice e comoda da mangiare come uno stuzzichino



Ghiacciolini d'anguria


Ingredienti

  • Anguria


Preparazione

Taglia l'anguria a metà



Usa il levatorsolo della mela e fai dei “carotaggi” ruotando bene



Uscirà un bastoncino di anguria



Infilza il bastoncino con uno stuzzicadenti



Metti in freezer per un'oretta e poi mangia come un ghiacciolo






martedì 26 giugno 2012

Racconti di AperiTò


 Cucina Nonna Papera e A casa mia @AperiTò

L'esperienza della scorsa settimana, ad AperiTò, è stata molto divertente. Sono stata chiamata da Francesca Martinengo, l'autrice di “Fornelli in rete”, appuntamento in Piazza Vittorio, qui a Torino. Con Silvia di Cucina Nonna Papera, ho assistito al laboratorio organizzato dalla Martini per insegnare a fare degli ottimi cocktail: un barman professionista faceva vedere i passaggi e gli iscritti ricreavano i cocktail con il materiale a loro disposizione. E cosa facevamo noi, esperte foodblogger in veste di aperiblogger?! Fotografavamo, twittavamo e...bevevamo! E' uno sporco lavoro, lo so, ma qualcuno lo deve pur fare! C'erano tanti giovani, ma anche tante signore di mezza età che passando di lì ci chiedevano se potevano assaggiare dai nostri bicchieri: una bella atmosfera gioviale. Ho anche avuto l'occasione di incontrare altre foodblogger con cui ci conoscevamo già attraverso Twitter: Cecilia di Muffin e dintorni, Alessandra di Ricette di cultura, Francesca di Spadelliamo insieme, Anna di Cucina precaria e Valeria di Due cuori e una forchetta. Andate a leggere anche i loro post su AperiTò!
Silvia ed io ci siamo poi spostate nello stand vicino, dove la presentazione di un nuovo aperitivo era già conclusa, ma abbiamo fatto due chiacchiere con i produttori, che ovviamente ci hanno offerto da bere. Ahì noi, disgraziate! Due giovani imprenditori dell'Alto Adige, che hanno creato un mix fatto con spumante e sciroppo di fiori di sambuco: l'Hugo Prosejito. Con l'aggiunta di ghiaccio – tanto ghiaccio, come ci ha insegnato il barman Martini – e foglie di menta fresca, è un aperitivo diverso dal solito, fresco, fruttato e poco alcolico, che dopo i Martini, ci sembrava di bere acqua fresca.
Abbiamo chiesto, in tutti e due gli stand, un consiglio su quale apetizer abbinare. La risposta è stata la medesima: sapori delicati, le classiche patatine, per non coprire gli aromi delle erbe usate per la preparazione di questi cocktail. Patatine, noccioline, a chi non piacciono? Però sono ipercaloriche e molto salate e creano, con il caldo di questi giorni, quell'effetto “arsura inestinguibile”. Per un aperitivo più originale, ma sempre semplice, ho pensato di abbinare una crema di piselli con prosciutto croccante. Da servire appena tiepida in piccole cocotte sono l'ideale anche per un antipasto estivo.


A casa mia...toglietemi tutto, ma non l'aperitivo!



Crema di piselli con prosciutto croccante (e versione vegetariana)


Ingredienti

  • 600 gr piselli surgelati
  • 1 scalogno
  • 100 gr di prosciutto cotto
  • 150 gr robiola
  • Latte
  • Sale&Pepe
  • Burro


Preparazione


Sbollenta per circa 7 minuti i piselli ancora surgelati in acqua salata



In un padellino fai rosolare lo scalogno tagliato a velo con un pezzetto di burro. Taglia il prosciutto a listarelle, aggiungilo allo scalogno e lascia rosolare finchè non diventa croccante






Scola i piselli e passali in acqua fredda corrente per farli raffreddare un po' e per mantenere il verde brillante



Crea la crema con il frullatore ad immersione. Aggiungi un po' di latte, fino a raggiungere la consistenza che si vuole






Aggiungi la robiola, regola di sale e pepe e continua a frullare



Servi la crema di piselli tiepida in ciotoline con sopra il prosciutto croccante. Nella versione vegetariana, elimina il prosciutto e aggiungi crostini e chicchi di melagrana.


lunedì 25 giugno 2012

Dolce al...cucchiaio


A casa mia, quando abitavo ancora con i miei genitori, i dolci che venivano cucinati erano essenzialmente due: la torta alle mele e la torta “marmorizzata”, con il cacao. Torte buone e genuine, ma adatte più che altro alla colazione o alla merenda, non ad un dopocena. Meglio non calcolare il famoso “Semifreddo Barbara”, fatto a mo' di tiramisù con i biscotti Oro Saiwa imbevuti nel caffè e una crema di burro e zucchero da far venire il colesterolo solo a guardarlo. Leggerissssimo.
Verso la fine degli anni '90 era uscita dalla Cameo una torta allo yogurt che non andava messa in forno, ma solo in frigo. Se mia madre non ha mai preso (Dio, sia lodato) i preparati per le torte, non disdegnava però le buste dei budini e della pannacotta, e questa novità l'era piaciuta. Bastava aggiungere del burro alla polvere di biscotto per la base e lo yogurt che più piaceva. E il gioco era fatto. Comprare le cose già fatte o i semilavorati, come sapete, non mi piace molto. Così ho cercato il modo per riprodurre quella torta e il risultato è stato più che buono.
Per la base di biscotto ho utilizzato metà Digestive e metà Oro Saiwa, perchè delle prime non ne avevo abbastanza, ma in questo modo rimane un po' più leggera. Ognuno può usare lo yogurt che preferisce, naturale (nel caso aumenterei le dosi di zucchero) o alla frutta: io ho scelto quello ai frutti di bosco che ho messo anche come decorazione finale.
Dopo la splendida partita di ieri sera degli Azzurri contro l'Inghilterra, niente è meglio che un dolce al “cucchiaio”: fresco da mangiare e anche da fare, visto che il forno potrà rimanere spento.


A casa mia...il cielo è azzurro sopra Kiev!


p.s. Se qualcuno se l'è perso, ecco il link del mio primo articolo per la rivista Retrò

Torta fredda allo yogurt con frutti di bosco


Ingredienti

  • 100 gr di biscotti tipo Digestive
  • 100 gr di biscotti Oro Saiwa
  • 80 gr di burro
  • 200 ml di panna fresca da montare
  • 300 ml di yogurt ai frutti di bosco
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • 3 fogli di colla di pesce
  • 1 goccio di latte
  • Frutti di bosco per decorare


Preparazione

Metti i biscotti nel mixer e riducili ad una polvere sottile



Intanto fai sciogliere il burro in un pentolino e quando è totalmente sciolto uniscilo alla farina di biscotti



Fodera la tortiera a cerniera con della carta da forno bagnata e strizzata e versaci il composto di biscotti. Con il dorso di un cucchiaio distribuiscilo e compattalo, formando il fondo



Metti la tortiera in frigo per 30 minuti. Metti a mollo nell'acqua lo colla di pesce



Monta la panna ben fredda



Unisci lo yogurt



Strizza la colla di pesce e falla sciogliere in un goccio di latte caldo. Poi unisci al composto di panna e yogurt



Aggiungi lo zucchero a velo



Versa il composto nella tortiera e metti in frigo per 4 ore



Decora con frutti di bosco servi



venerdì 22 giugno 2012

Retròaperitivointivù


Quante novità! Quante cose belle! Che emozione!
Voglio rendervi partecipi di ciò che mi aspetta in questi giorni anche per dirvi grazie. Senza di voi lettori affezionati, e anche voi che siete su questa pagina solo oggi – benvenuti! - non starei facendo esperienze per me entusiasmanti legate ovviamente alla cucina, che diventa ogni giorno che passa una passione straordinaria.
Allora, (adesso la Mufi si arrabbia perché non devo dire “allora”) siete pronti? Comincia la mia collaborazione con la rivista on line Retrò (http://www.retroonline.it/). Un bel progetto nato da poco, ma che vanta già moltissimi lettori, dalla passione di alcuni studenti universitari torinesi, con l'obiettivo di dare ogni giorno una visione a tutto tondo della politica, della cultura, dell'arte con Retròscene e Retròspettive. E da oggi ci sarà anche Retrògusto, perchè anche il cibo è metodo, creatività, arte vera. Appena l'articolo sarà on line, vi aggiornerò da facebook e twitter.
In questi giorni a Torino c'è la manifestazione AperiTò, sul grande rito dell'aperitivo che ha origini antichissime. Stasera sarò in Piazza Vittorio, dalle 17.45, in veste di “Aperiblogger”, per raccontare al pubblico e agli utenti 2.0 le fasi salienti delle degustazioni attraverso foto e commenti postati live su facebook e twitter. Quindi seguitemi sulla mia pagina facebook (A casa mia su facebook) o su twitter come @Acasamiablog con l'hashtag #ApeiriTò2012. La prossima settimana vi racconterò anche dal blog.
L'ultima cosa bellissima, è talmente grande che non ve la posso svelare tutta subito, ma solo un piccolo accenno per lasciarvi un po' di suspence...e anche per una sana dose di scaramanzia! Vi dico solo che questa settimana ho dovuto cucinare davanti ad una telecamera...che io diventi la nuova Parodi?! Mah, chi lo sa, chissà, chi vivrà vedrà.
Sono talmente entusiasta che mi dimentico che siamo in estate e faccia un caldo barbino e continuo a cucinare usando il forno a temperature che neanche un beduino nel Sahara resisterebbe.
L'altro giorno ho fatto la pizza in casa. In assoluto il piatto che mi piace di più e che mangerei tutti i giorni. I bambini, poi, impazziscono. E' un piatto unico, fa felice tutti (tranne chi deve stare in cucina col forno acceso) ed è anche economico; ho calcolato che per 2 pizze Margherita da asporto si spendono tra i 10 e i 12€, per una teglia per 4 porzioni abbondanti di pizza arricchita per metà da würstel (per i bambini) e metà da acciughe e capperi, circa 2€. Non c'è paragone e poi impastare regala grandi soddisfazioni. Sforni la pizza, con quel profumo irresistibile, e pensi: “Questa l'ho fatta io”. Il massimo.

A casa mia...aperitaviti? No! Aperitivi? Sì!*
*Elio e le storie tese, Supergiovane

Pizza fatta in casa

Pizza fatta in casa


Ingredienti per la pasta (1 teglia grande)

  • 300 gr farina 00
  • 200 gr farina di Manitoba
  • 25 gr di lievito di birra
  • 200 ml di acqua tiepida
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 2 cucchiaini di sale

Ingredienti per il condimento

  • 250 gr polpa di pomodoro
  • 2 mozzarelle
  • 4 würstel
  • Origano
  • 4 filetti di acciuga
  • 2 cucchiaini di capperi sott'aceto
  • Basilico
  • Sale
  • Olio evo




Preparazione

In una ciotola metti 50 gr di farina 00 con il lievito sbriciolato e lo zucchero



Aggiungi un po' di acqua tiepida, poca alla volta, e lavora la pasta



Devi ottenere una palla grande come una mela di pasta molto elastica. Coprila con la pellicola e lascia lievitare per 30 minuti



Disponi le due farine a fontana e metti in centro la palla lievitata. Aggiungi l'acqua e impasta



Aggiungi 2 cucchiai di olio per rendere la pasta più croccante e il sale



Metti l'impasto in una ciotola unta con un filo di olio, in modo che la pasta non si appiccichi. Incidi con un taglio a croce. Coprila con la pellicola e lascia lievitare in un posto caldo per 2 ore. Oppure metti in forno con la funzione lievitazione



Ricopri la teglia con carta forno e ungila con un filo d'olio



La pasta dovrà essere raddoppiata di volume



Lavorala ancora un po' e poi stendila con le mani allargandola sulla teglia



Metti il pomodoro, l'origano, un filo d'olio e un pizzico di sale e inforna a 230° per circa 25 minuti



Aggiungi la mozzarella, i würstel, capperi, acciughe e rimetti in forno a 200° per altri 15-20 minuti



Sforna la pizza, aggiungi del basilico fresco e aspetta qualche minuto prima di servire