mercoledì 31 ottobre 2012

Friday mood on Wednesday

Google immagini

Siete pronti per il ponte? Non quello sullo Stretto, si intende. Valigie fatte, almeno mentalmente? Friday mood, anche se siamo a mercoledì. Sono queste le cose che riconciliano col mondo: l'aspettativa di qualche giorno di relax, da dedicare a ciò che più ci piace – foss'anche una tre giorni di letto-divano, divano-letto – e alle persone che amiamo. Per me sarà così. Mi godrò le mie bimbe e il Maritino, cucinerò e avrò sempre i posti a tavola occupati dagli amici; serate passate in allegria tra le chiacchiere, il buon cibo e il vino ristoratore, mentre fuori fa freddo. Top.
Molti dei nostri amici hanno dei bambini, per cui quando penso al menù per la cena cerco qualche piatto che possa piacere sia ai grandi che ai piccoli, in modo da non complicarmi troppo la vita. I bambini, normalmente, si accontentano di cose semplici: hamburger&patatine, la pizza o una pasta al sugo e loro sono felici. Una delle cose che piacciono molto sono le polpette, dal gusto delicato, senza spezie particolari: così ho pensato ad un polpettone di carne di tacchino, senza aggiunta di nient'altro. Cotto con un po' di brodo di carne e sfumato col marsala – quello non manca mai! - e poi con il fondo di cottura addensato per renderlo più goloso e a prova di scarpetta. Il contorno, invece, è un po' più da adulti: le cipolline in agrodolce sono perfette per essere abbinate ai piatti di carne, morbide, dolci e saporite. Ma ricordatevi che sono sempre cipolle, con tutti gli effetti collaterali che comportano, per cui un lungo ponte è quello che ci vuole per poterle assaporare con tutta tranquillità, senza ammazzare i colleghi con l'alito.

A casa mia...buon ponte!

Polpettone di tacchino


Ingredienti

  • 700 gr di macinata di tacchino
  • 50 gr di burro
  • Rosmarino
  • ½ bicchiere di Marsala
  • 1 bicchiere di brodo (meglio se di carne)
  • Sale
  • 1 cucchiaio di farina


Preparazione


Con le mani e aiutandoti con della pellicola, forma un salamotto con la macinata (lo trovi anche già fatto dal macellaio). Metti a rosolare il polpettone con il pezzetto di burro sciolto




Metti qualche rametto di rosmarino e sfuma con il marsala. Gira il polpettone, poi aggiungi il brodo di carne e cuoci col coperchio per circa 30-40 minuti, girandolo un paio di volte.




Una volta cotto, fai raffreddare un po' il polpettone, poi taglialo. Una volta fatte le fette si possono riscaldare.



Aggiungi un po' di farina al fondo di cottura e fallo addensare aiutandoti con una frusta perché non si formino grumi




Servi il polpettone con il suo sughino


Cipolline in agrodolce


Ingredienti

  • 500 gr di cipolline
  • 50 gr di burro
  • 50 gr di zucchero
  • 50 ml di aceto balsamico
  • Sale


Preparazione


In una padella, sciogli lo zucchero con il burro



Aggiungi l'aceto e mescola con un cucchiaio di legno



Aggiungi poi le cipolline, falle insaporire, poi lasciale cuocere per circa 30 minuti col coperchio



Girale di tanto in tanto. Falle cuocere finché sono morbide.



 Servi calde come contorno a carni o arrosti.




martedì 30 ottobre 2012

Mi arrendo ai mostri

Google immagini

Domani è la notte di Halloween, ma soprattutto è l'inizio di un lungo ponte di relax e di tranquillità. E ci voleva! Personalmente ho trovato questo inizio d'anno particolarmente faticoso – ma so di non essere la sola – e avere qualche giorno per staccare dalla routine quotidiana non può che far bene. Immagino già i bambini mascherati che ridono e lanciano coriandoli per le strade: belli, eh...però che ansia tutti quei visi pallidi da cerone bianco con rossetto rosso che cola a mo' di sangue. Sarò vecchia, ma mettermi in testa un cappello da strega o un cerchietto trasparente con una mannaia attaccata che sembra che mi abbiano corcata – termine tecnico – di brutto, proprio non mi da' soddisfazione. Le antiche tradizioni mi piacciono di più. In Italia ci sono molti gesti legati alla commemorazione dei defunti, ogni regione ha la propria storia, una leggenda diversa. Affascinante. Mio padre mi raccontava che quando era bambino, fine degli anni '30 – quando dico “antiche”, non scherzo mica! - era usanza lasciare sul tavolo un piatto con dei dolcetti o comunque qualcosa da mangiare, in modo che i cari defunti, passando di lì, potessero ristorarsi. Non è molto più poetico in confronto a ragnatele e fantasmi paurosi?! Va bene, mi arrendo. Mani in alto. Non posso più resistere a mostri, biscotti fatti a forma di pipistrello e a dolcetti di zucca. Anch'io ho creato una ricetta perfetta per Halloween: la pasta viola. A dirla tutta è stato un caso fortuito, una di quelle paste sciuè sciuè dell'ultimo minuto quando nel frigorifero non c'è quasi nulla e bisogna inventarsi qualcosa. Una mezza cipolla, mascarpone, uova di lompo, pasta d'acciughe: l'aspetto è veramente orrendo – ma così dev'essere domani, no?! - la pasta è proprio viola, ma il gusto è tutt'altro che spaventoso. Cremosa e dal sapore deciso, io ho aggiunto anche una spolverata di bottarga, ma è assolutamente facoltativo. Perfetta con del prosecco bello fresco.

A casa mia...dolcetto o scherzetto?

Pasta viola

Pasta viola


Ingredienti per 2 persone

  • Mezza cipolla rossa
  • 250 gr di mascarpone
  • 4 cucchiaini di uova di lompo nere
  • Pasta d'acciughe
  • Bottarga di muggine grattugiata
  • Olio evo

Preparazione


Rosola la cipolla con un goccio di olio



Aggiungi il mascarpone e fallo sciogliere bene



Aggiungi le uova di lompo e la pasta d'acciughe. Mescola bene per creare una crema



Scola la pasta al dente e buttala nella crema. Servi con una spolverata di bottarga





lunedì 29 ottobre 2012

Sauvignon e mazzancolle: il mio Taste&Match

Come vi avevo già segnalato qualche tempo fa, il 10 novembre nella splendida cornice del Circolo dei Lettori di Torino avrà luogo il secondo Taste&Match torinese: si beve buon vino, si mangiano piatti sfiziosi e ci si diverte. Vi ho incuriosito? E' una serata organizzata da Fernando della Winexplorer dove 8 foodblogger, tra cui la sottoscritta, cucineranno 8 portate (2 antipasti, 2 primi, 2 secondi, 2 dolci: pance vostre fatevi capanna!) abbinati a 8 vini diversi. Si parte proprio da qui, contrariamente a ciò che si fa normalmente, dal vino: ad ognuna di noi, cuoche per una sera, è stata spedita una bottiglia, abbiamo assaggiato il vino (taste) e poi abbiamo pensato ad una ricetta che potesse abbinarsi (match). Il mio vino è un Sauvignon del 2011 Villa Job, prodotto con uve biologiche: un vino da servire fresco, dal profumo fruttato, che in bocca sprigiona tutto il suo gusto avvolgente. E' perfetto per essere accompagnato da piatti di pesce e, dovendo preparare un primo, ho pensato ad una pasta con mazzancolle sfumate al Sauvignon, con crema di robiola piemontese e julienne di limone. Ingredienti semplici, così come in tutte le mie preparazioni, ma perfetti per esaltare le note aromatiche di questo ottimo vino. Ho pensato a dei mezzi paccheri rigati di Gragnano che si sposano molto bene con la cremosità della robiola e diventano un “nascondiglio” prelibato per le mazzancolle.
Se volete partecipare a questa serata esclusiva, basta cliccare questo link http://www.winexplorer.it/prodotto/3045 per prenotarsi: il costo è di €35 (ma online c'è il 10% di sconto) per una cena veramente speciale, fatta di musica, sorrisi, cibo prelibato, vino eccellente e...donne bellissime dietro ai fornelli! Non perdete tempo, i posti sono limitati!




Mezzi paccheri Taste&Match


Ingredienti per 2 persone

  • 200 gr di mezzi paccheri
  • 500 gr di mazzancolle
  • ½ bicchiere di Sauvignon Villa Job
  • 100 gr di robiola
  • 1 limone
  • Sale&Pepe
  • Olio evo


Preparazione


Pulisci le mazzancolle e mettile in padella con un goccio di olio



Sfuma con il Sauvignon Villa Job e lascia evaporare l'alcool



Aggiungi la robiola e la julienne di scorza di limone



Cuoci i mezzi paccheri per metà del tempo indicato sulla confezione. Scolali nella padella delle mazzancolle. Continua la cottura aggiungendo l'acqua della pasta




Servi con una macinata di pepe e della scorza di limone



venerdì 26 ottobre 2012

Salone da record

Foodlab e Lentilab al Salone del Gusto 2012

Ieri si sono aperte le porte del Salone del Gusto ed è già record. Si sono messe in coda alle biglietterie, circa 27000 persone e, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, è un risultato eccezionale. Torino si conferma quindi città punto di riferimento internazionale del buon cibo e sono felice di poter dare anch'io il mio piccolo contributo e far conoscere quelli che sono i prodotti dell'eccellenza piemontese e torinese. Per chi vorrà fare un salto al Salone, vi consiglio di passare allo stand del Turismo Torino, dove potrete ritirare gratuitamente il ricettario di #saporitorinesi, una raccolta dei piatti della tradizione torinese che potrete provare a casa oppure, senza fatica, andare a gustare in uno dei 23 ristoranti aderenti al club. Domenica, poi, come già pre-annunciato, mi troverete allo stand della Lenti, dalle ore 18, per uno show-cooking in collaborazione con Foodlab. Non siete curiosi di venire ad assaggiare la mia crepe?!Buonissima, con crema di stracchino, timo e semi di papavero e ovviamente il prosciutto cotto Lenti&Lode. Ho visto già qualche foto della location ed è veramente bellissima (giudicate anche voi con la foto che ho messo!): venite a trovarmi, vi aspetto!
Ho sentito che questo weekend le temperature si abbasseranno drasticamente e si comincerà a gustare un po' di inverno. Per chi aspetta il fine settimana solo per riposarsi un po', per chi la domenica è sinonimo di sto-tutto-il-giorno-in-pigiama-e-guardo-la-tv-con-il-plaid, per chi preferisce stare a casa e godersi la famiglia, ho un programma alternativo: cucinare! Una torta semplice e golosa, una base di frolla con pere caramellate e cioccolato fondente, da assaporare con una tazza di tè fumante e tante coccole.

A casa mia...vi aspetto domenica!

Torta pere caramellate e cioccolato

Torta pere caramellate e cioccolato


Ingredienti

  • Pasta frolla fatta così
  • 3 pere william mature
  • 50 gr di cioccolato fondente
  • 1 uovo intero
  • 1 tuorlo
  • 200 ml di panna fresca
  • 1 baccello di vaniglia
  • 4 cucchiai di zucchero


Preparazione


Fai la pasta frolla con questa ricetta. Pulisci, pela le pere e tagliale a spicchi non troppo piccoli



Metti le pere in padella spolverizzate con 2 cucchiai di zucchero




Lascia caramellare le pere. Intanto, un coltello seghettato, riduci a pezzetti il cioccolato



Quando le pere sono caramellate, toglile dal fuoco e lasciale un po' sfreddare



Intanto unisci l'uovo e il tuorlo con la panna e sbattili con una forchetta o una frusta



Taglia il baccello di vaniglia nel senso della lunghezza e con un cucchiaino prendi la polpa



Aggiungi al composto di uova e panna la vaniglia e 2 cucchiai di zucchero



Disponi la pasta frolla con la carta forno sulla teglia. Spargi le briciole di cioccolato sul fondo



Disponi le pere



Aggiungi il composto di uova



Inforna a 180° per circa 30 minuti







giovedì 25 ottobre 2012

Cosa salvo di Halloween


Halloween si sta avvicinando. Vedo impazzare su internet e sui vari blog di cucina tante ricette di dolcetti orrendi da vedere, dalle forme più terrificanti, con ragni e spaventose facce. No, grazie. Non fa per me. So che una grande fetta di persone è attratta da questo tipo di festeggiamento anglo-americano – mia figlia per prima - ma su certe cose sono una tradizionalista: il prossimo ponte sarà per la festa di tutti i Santi e per la ricorrenza dei morti. Stop. Dopotutto, fino a qualche anno fa, non sapevamo neanche cosa fosse Halloween: il mio primo ricordo è la scena di E.T. in cui Elliott trasforma il mostriciattolo in una fantasma per poterlo portare fuori. Poi sono cominciate, verso gli anni del liceo, le feste a tema in discoteca: insomma, la scusa per fare soldi. L'ho già detto che la festa di Halloween non m'interessa?! L'unica cosa che salvo sono le zucche. Trovo che quelle piccole, non commestibili, siano molto scenografiche per apparecchiare la tavola e dare un tocco autunnale,ma colorato. E poi, decisamente, salvo le zucche da mangiare e questa è la stagione migliore per provare diverse ricette con questo ortaggio meraviglioso e versatile.
Il piatto preferito del Maritino sono i cappellacci. La Nonna e mia suocera Maura, da buone ferraresi, impastavano tutti i weekend e i tortelli di zucca venivano fatti molto spesso, per la gioia del Maritino. Erano come delle macchine da guerra: creavano dei tortelli meravigliosi in pochissimi secondi e lavoravano come ad una catena di montaggio e alla fine il tavolo della cucina era pieno di file ordinate di cappellacci, i Caplaz in ferrarese. Conditi con burro e salvia o, più spesso, con il ragù di salsiccia, che riesce a contrastare il dolciastro dato dagli amaretti nel ripieno. Ci ho provato anch'io e il risultato, anche secondo il giudizio di un esperto in materia come il Maritino, è stato ottimo. Chiudere i tortelli non è facilissimo, ci vuole allenamento, ma una volta capito il movimento si va in scioltezza. Per fare la cosa più semplice e più veloce, ho fatto anche dei maxi ravioli che risultano ancora più ricchi perché colmi di farcia e molto chic da servire.
Se Halloween vuol dire cappellacci, ci sto.

A casa mia...pasta in casa mon amour.

Cappellacci e ravioloni di zucca

Cappellacci e ravioloni di zucca


Ingredienti per il ripieno

  • ½ Kg di zucca mantovana o veneta
  • 3-4 amaretti
  • 200 gr di parmigiano grattugiato
  • 2-3 pezzetti di mostarda di Cremona
  • Sale

Ingredienti per la pasta (circa 4 persone)

  • 300 gr di farina
  • 3 uova

Ingredienti per il condimento

  • Burro
  • Salvia fresca
  • Parmigiano


Preparazione

Pulisci la zucca e tagliala a fettine sottili



Disponi la zucca sulla leccarda del forno e falla cuocere a 200° per circa 20 minuti



Quando la zucca è morbida, lasciala un po' sfreddare. Poi passala al mixer



Aggiungi il parmigiano e continua a frullare



Poi aggiungi gli amaretti (sulla quantità, dipende dai gusti, se piace più o meno dolce)



Aggiungi anche dei pezzetti di mostarda, io ho messo 2 ciliegie e 1 albicocca



Fai la sfoglia: unisci la farina e le uova



Lavora fino ad ottenere una palla di pasta morbida ed elastica



Passala nella Nonna Papera fino al penultimo passaggio (per me n°5) perché la sfoglia sia sottile, ma non troppo. Con la rotella, dividila ottenendo due lunghe strisce



Disponi un po' di ripieno, poi taglia la pasta a quadrati



Dal quadrato unisci la diagonale per ottenere una triangolo chiudendo bene i lati per non far uscire il ripieno



Schiaccia un angolo e con movimento intorno al pollice crea il tortello




Più semplice: ritaglia dei grossi quadrati di pasta e riempili con la farci di zucca



Mettici sopra un altro quadrato di pasta e aiutati con un coppapasta



Sigilla i lati del raviolone con i rebbi della forchetta




Metti a bollire l'acqua salata, intanto sciogli il burro con la salvia in un tegamino



Aggiungi all'acqua 1 cucchiaio di olio per non far attaccare la pasta fresca. Cuoci e poi servi con il burro fuso profumato e un po' di parmigiano






Potete gustare i cappellacci con il ragù che contrasterà ancora meglio il dolce del ripieno (versione preferita dal Maritino)