venerdì 30 novembre 2012

Sciare&Mangiare

Cartina piste sci di Bardonecchia

Confermato. La prossima settimana apriranno gli impianti sciistici in Piemonte. Al via la stagione invernale per la Via Lattea e Bardonecchia. Figata. Mi vedo già: la camminata simile a Fonzie con gli scarponi ai piedi, quel sano male alle gambe dopo una discesa, la pace nel passare con lo skylift in mezzo ai boschi ovattati dalla neve, la meritata sigarettina in seggiovia – sono una viziosa, lo ammetto – il bombardino ristoratore alla Capannina. Non vedo l'ora. Ho cominciato a sciare che ero piccola, per tanti anni i miei genitori mi hanno iscritta alle scuole sci – mio padre era un bravo sciatore, ci teneva particolarmente – facendomi capire che non era un'imposizione, ma, anzi, un premio. Sto cercando di trasmettere questo pensiero ad Alice che infatti adora questo sport. E' una di quelle nane con il casco in testa che sfreccia come una pazza e gira gli sci all'ultimo secondo per evitare una persona. Delinquente. La sua prima maestra di sci la chiamava Isolde, come la Kostner, ma più che diventare una campionessa, preferisco che continui a divertirsi come ha fatto fino ad ora.
Quando siamo in montagna, non siamo mai soli: anche i nostri più cari amici sono con noi e, in quelle occasioni, casa nostra si trasforma in un ristorante con doppi turni di cena per far mangiare prima i bambini e poi noi adulti. Cucinare in un angolo cottura non è il massimo, per cui è d'obbligo pensare a dei piatti comodi, meglio se piatti unici, che mettano d'accordo i gusti di tutti. Il freddo, la neve, le guance rosse, le mani gelide: c'è bisogno di un vero comfort food muntagnin. Polenta e salsiccia è il massimo che si possa desiderare: un grande classico della tradizione del nord Italia, la polenta si scioglie in bocca, bagnata dal sugo della salsiccia che da' lo sprint a questa ricetta. E' il piatto più servito nei locali sulle piste da sci, però dopo averlo mangiato è d'obbligo anche un bicchierino di Genepy. Si avvisa che qualcuno potrebbe tornare a valle in taboga.

A casa mia...Colomion*, arrivo!
*Impianto sciistico di Bardonecchia

Polenta con salsiccia

Polenta con salsiccia


Ingredienti per 6-8 persone

  • 1 cipolla
  • 700 gr di salsiccia
  • ½ bicchiere di vino
  • 2 lattine di polpa di pomodoro
  • 500 gr di farina per polenta
  • Olio evo
  • Sale


Preparazione


Affetta la cipolla a dadini e falla rosolare con un po' di olio



Taglia la salsiccia a pezzi di circa 10 cm. Mettila in padella con la cipolla



Quando la salsiccia comincia a rosolare, sfuma con il vino



Lascia evaporare l'alcool, poi aggiungi la polpa di pomodoro e regola di sale



Mentre la salsiccia cuoce, fai bollire l'acqua salata e versa a pioggia la polenta, girando continuamente con una frusta per non creare grumi



Servi la polenta calda con la salsiccia al sugo


giovedì 29 novembre 2012

Otto

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Otto anni fa ero in trepida attesa. Otto anni fa alternavo momenti di calma e agitazione. Otto anni fa copertine ricamate e minuscole tutine rosa erano pronte in valigia. Otto anni fa pioveva, esattamente come oggi. Otto anni fa sono diventata mamma. Otto anni fa è nata la mia Alice.
Minuscola, con le mani affusolate e la testolina che sembrava una mela. Il senso della vita tra le braccia. Forse era bruttina, come tutti i neonati, ma ogni scarrafone è bello a mamma soya e a me sembrava la bimba più bella del mondo. Ed è così ancora oggi, che sta diventando una donnina. Meraviglioso vederla crescere e vivere con lei le piccole conquiste di ogni giorno: i primi passi con il culetto ondeggiante, le buffe parole – Indicando il frigo: “Mamma, giggi!”, era il ginger - le gite all'asilo, i disegni e le recite, nuotare senza braccioli, il primo giorno di scuola, saper leggere e scrivere. Solo una parte infinitesimale di questi bellissimi otto anni che racchiudo tutti nel mio cuore.
Credo che l'aspetto che più mi piace di Alice sia la capacità di socializzare, la voglia di stare sempre con gli amici – da quando era piccola, la domanda di rito è: “Mamma, viene qualcuno a cena?” – di giocare e divertirsi con gli altri. Ovviamente anche il compleanno deve essere condiviso con gli altri. Stasera verrà festeggiata in famiglia, ma domani è la serata da lei tanto desiderata: pigiama party! Verrò assalita da piccole sciampiste in erba che balleranno scatenate al ritmo di Danza Kuduro – ahi, le mie povere orecchie! - che trasformeranno il salotto in un camping, con i sacchi a pelo, schifezze da mangiare e le chiacchiere notturne. Speriamo ci facciano dormire.
Per spegnere le sue otto candeline, Alice ha scelto di nuovo il tiramisù, il suo dolce preferito. Ai miei compleanni da bambina, invece, mia madre non mi faceva mai mancare la torta alle mele. Quella fatta in casa, quella che sa di cose semplici, soffice e morbida, con i pezzi di mela nell'impasto. E' in assoluto la mia torta casalinga preferita: un dolce perfetto da inzuppare nel latte a colazione o a merenda, ma anche per un dopocena in famiglia, accompagnando alla fetta di torta una pallina di gelato alla crema.

A casa mia...auguri Alice!

Torta di mele

Torta di mele


Ingredienti

  • 150 gr di burro
  • 200 gr di zucchero
  • 300 gr di farina
  • 3 uova
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 bustina di lievito
  • 3 mele
  • Zucchero a velo


Preparazione


Lavora il burro morbido con lo zucchero, fino ad ottenere una crema. Mischia il lievito con la farina




Aggiungi i tuorli, uno alla volta, con un po' di farina e un po' di latte per ammorbidire. Amalgama bene



Finiti gli ingredienti (regolati con il latte, in modo da ottenere un impasto morbido), aggiungi una mela tagliata a tocchetti



Monta a neve gli albumi e incorpora dal basso verso l'alto



Imburra e infarina la tortiera. Metti l'impasto e disponi le mele sbucciate e tagliate a fettine sottili. Immergi la fettina di mela fino in fondo



Fai cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti. Fai la prova stecchino per verificare la cottura.
Servi con lo zucchero a velo




mercoledì 28 novembre 2012

Wonder...Bra!

United Colors of Autumn

E' arrivata la perturbazione Medusa. Pioggia e freddo in quasi tutta la penisola. E vabbè, non ci lamentiamo, dopotutto siamo alla fine di novembre e l'inverno è alle porte. In montagna c'è già fermento per la prossima apertura degli impianti sciistici, ma nelle colline e in campagna si può ancora godere dei colori meravigliosi dell'autunno. Le foglie rosse e gialle cadono lente sulla terra bagnata e formano dei tappeti multicolore, la nebbiolina del mattino invita a rimanere sotto il piumone in cerca di coccole. Sale il desiderio di legno scoppiettante nel camino, di morbidi plaid scozzesi, di tazze fumanti di tè sorseggiate con calma mentre pigramente un dito disegna cuori sulla finestra appannata. Cresce la voglia di cucinare torte profumate, di confidenze e risate con le amiche, di calici di vino rosso, di una tavola illuminata dalle candele per una romantica cena a due. Credo che ci siano luoghi che permettono di sognare più facilmente, facendo dimenticare il tran tran della vita frenetica cittadina. Rimanendo in Piemonte, rimango sempre conquistata dalla bellezza delle Langhe i cui paesi, in questo periodo, profumano di tartufo e di nocciole. Una vera esperienza sensoriale, una meraviglia per la vista, l'olfatto e il gusto.
Un piatto che amo è la salsiccia di Bra, un prodotto riconosciuto dall'atlante dei prodotti agroalimentari tradizionali del Piemonte. E' il caso di dirlo: wonder...Bra! Una volta veniva fatta solo con carni di bovino, poiché nella vicina Cherasco esisteva una grande comunità ebraica, che si approvvigionava al mercato braidese. Oggi la salsiccia di Bra viene preparata con carni magre di bovino e grasso di suino e, non avendo bisogno di stagionatura, è perfetta da mangiare cruda. Un filo d'olio, un po' di pepe, un goccio di limone, per me è una prelibatezza, ma capisco che ai bambini piaccia di più cotta. Se poi si fa un ragù veloce per condire un pasta, si raggiunge il top. Un soffritto con la carota arancione, la cipolla bianca, il sedano verde, la salsiccia sgranata sfumata con il vino e tinta di rosso con un po' di passata di pomodoro: i colori dell'autunno in un primo piatto veloce e gustoso.

A casa mia...united colors of autumn!

Conchiglioni al ragù di salsiccia

Conchiglioni al ragù di salsiccia


Ingredienti per 4 persone

  • 1 carota
  • 1 cipolla piccola
  • 1 gambo di sedano
  • 500 gr di salsiccia
  • Vino rosso
  • 200 ml di passata di pomodoro o del concentrato
  • Sale&Pepe
  • Olio evo


Preparazione


Metti a rosolare il soffritto con un po' di olio



Togli la pelle della salsiccia e mettila a rosolare con il soffritto



Sfuma con un due dita di vino e poi aggiungi la passata di pomodoro o il concentrato



Lascia cuocere per circa 10-15 minuti, sgranando la salsiccia. Cuoci la pasta al dente e condiscila con il ragù e una grattata di parmigiano


lunedì 26 novembre 2012

Merenda natalizia per i bambini

Vetrina natalizia di Carlo Fiori - Google immagini

Abbiamo superato il 25 del mese, per cui ci stiamo veramente avvicinando a grandi falcate verso Natale! Non siete eccitati?! La mia amica Nini sicuramente mi capisce. Lei è una professionista in questo argomento: un anno ha inviato una mail per organizzare la cena di Natale tra amiche a ottobre! Mito assoluto. Lo spirito natalizio si sta impadronendo di me, colpa anche del fatto che passo tutte le mattine davanti alla vetrina meravigliosa di Carlo Fiori – fioraio in di Torino, per una rosa potresti dover accendere un mutuo - con i pinguini che danzano, gli orsi sulla neve, il mini villaggio natalizio e un abete enorme tutto glitterato. Forse un po' eccessivo, ma sicuramente d'effetto. Questa settimana spero di riuscire a trovare il tempo per andare in soffitta a prendere gli scatoloni con gli addobbi natalizi e cominciare così la trasformazione della mia casa, da appartamento di città a baita di Babbo Natale. Jingle bells!
Ovviamente continuo a pensare al mio menù natalizio, cosa fare, come presentare i piatti. Ogni famiglia, a seconda della regione di provenienza, ha delle ricette fisse per la cena con i parenti, perché la tradizione vuole così. Per esempio, in Emilia si usa fare i tortellini in brodo, a Napoli alla vigilia c'è o' capitone, in Piemonte gli agnolotti di carne. Secondo me si possono anche proporre piatti non prettamente pensati per le feste, ma rivisitati o presentati in maniera tale da essere perfetti per la nostra tavola delle feste. Il budino al cioccolato è uno dei dolci preferiti dai bambini – ma anche i grandi non lo disdegnano – è semplice da fare, ideale per un fine pasto o per la merenda. Si sa, i pranzi con i parenti durano più che un banchetto nuziale e i bambini, appena possono, si alzano da tavola per giocare con i regali da poco scartati e non mangiano così tanto. A metà pomeriggio, quando tu sei ancora a tavola a fare puccia nel sugo del brasato, loro vogliono la merenda. Quindi budino sia, ma natalizio ovviamente! Ho usato uno stampo ad abete che mi ha regalato per il compleanno la mia amica Fede e poi ho servito il budino con zuccherini colorati per decorare l'albero. Se i grandi vogliono assaggiare, va bene, ma lo facciano con un bicchiere di Moscato d'Asti.

A casa mia...let it snow!

Budino natalizio al cioccolato

Budino natalizio al cioccolato


Ingredienti

  • 200 gr di cioccolato fondente
  • 800 ml di latte
  • 100 gr di burro
  • 80 gr di farina
  • 150 gr di zucchero
  • Zuccherini colorati


Preparazione

Spezzetta il cioccolato e fallo sciogliere a bagnomaria o al microonde



Fai scaldare il latte senza farlo bollire



In un pentolino fai sciogliere il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema




Poi aggiungi il cioccolato fuso e amalgama bene con la crema al burro



Aggiungi poco per volta la farina, mescolando con una frusta per evitare grumi




Versa il latte caldo tutto in una volta e continua a cuocere a fuoco basso, mescolando sempre con la frusta, fino ad addensare la crema





Versa il composto nello stampo e fallo raffreddare a temperatura ambiente




Lascia in frigorifero per almeno 2 ore. Togli il budino dallo stampo (immergi il contenitore in acqua calda per aiutarti nell'operazione) e decora con gli zuccherini colorati






venerdì 23 novembre 2012

Pillole del F.lli Carli Day

Olive taggiasche F.lli Carli

 Entusiasta è dir poco. Quella di ieri è stata una giornata meravigliosa e un solo post non basterà per raccontarvi tutte le cose belle che ho imparato e che ho visto in occasione del Fratelli Carli Day. Ho bisogno di qualche giorno per mettere a posto le tante foto scattate e per farvi un resoconto dettagliato di questo viaggio stampa tra gli uliveti di Imperia e la storia di questa azienda che si può sicuramente considerare un fiore all'occhiello della grande qualità italiana nel mondo. Ma l'eccitazione è ancora forte e non posso che cominciare a parlarne per condividere con voi questa esperienza formativa sotto tanti punti di vista: culturale, storico, scientifico e ovviamente culinario. Ritmi serratissimi.
Partenza da Torino con le mie amiche blogger Alessandra e Valeria al mattino presto, prestissimo...credo che il gallo stesse ancora dormendo. Ad accompagnarci fino ad Imperia, sede della Carli, il nostro autista privato Mario con un macchinone degno di Sex&The City. Ci piace.
All'arrivo veniamo accolte da Silvia ed Eleonora, responsabili della comunicazione per i F.lli Carli, insieme ad altre colleghe foodblogger di Milano e giornalisti di varie testate. Il tour comincia nelle colline sopra Oneglia, dove crescono gli ulivi che donano le olive taggiasche per l'olio Dop della casa: Marco, agronomo, ci ha spiegato come si coltivano le piante, come e quando si raccolgono le olive, la cura per l'albero e il territorio. Successivamente, tornate alla Carli, spiegazione scientifica sulle qualità organolettiche dell'olio e prove di degustazione di diverse tipologie. L'assaggiatore di olio è un mestiere vero e proprio, con tecniche di analisi particolari secondo parametri ufficiali del regolamento della CE. Poi, lezione di pesto con lo chef Enrico Calvi – io ho cannato clamorosamente le quantità di aglio e sale, ma ho imparato a fare il vero pesto nel mortaio! - che ci ha anche preparato un pranzo strepitoso. Non ha voluto svelare i suoi segreti su una ricetta meravigliosa e altamente scenografica: una nuvola di albume d'uovo cotta al forno con dentro il tuorlo che si rompe, grattata di tartufo e specchio di crema di formaggio. Goduria massima, cercherò di riprodurla alla facciazza dello chef che vuole tenere la ricetta celata.
Pochi minuti di pausa e visita del museo dell'olivo: la storia dell'olivo e dell'olio, dall'Oriente fino alla Spagna, attraverso reperti archeologici romani, greci, etruschi, egiziani, fino ad arrivare alle ricostruzioni di frantoi del '700 e '800. Una storia affascinante. C'era anche un pezzo di tronco di ulivo silicizzato risalente a 12 milioni di anni fa. L'uomo non esisteva ancora. Un albero che ha resistito a cambiamenti climatici e territoriali notevoli: forse anche per questo i Greci lo consideravano sacro.
Dall'antico al moderno: visita del frantoio attuale e della parte dell'azienda che si occupa del riempimento bottiglie e imballaggio. Era come assistere ad una puntata di “Com'è fatto con Barbara”!
Piccolo saccheggio all'Emporio: sale aromatizzato alle olive e rosmarino, olive taggiasche – ho già in mente una ricetta – patè e tonno, quello speciale, e poi pronte per ripartire verso Torino.
Una giornata intensa, che qui vi ho riassunto al massimo, ma di cui tornerò a parlarvi presto.
Terra meravigliosa la Liguria, ma sapete quanto sia legata al Piemonte e alle sue tradizioni. Per cui oggi, in attesa della ricetta ligure, un piatto della mia regione, un'altra idea per le feste Natalizie. Lo stracotto al Barbera ha bisogno di tempo, tanto tempo: prima la carne deve marinare nel vino per almeno 12 ore, poi deve cuocere lentamente, a fuoco basso per minimo 3 ore. Bisogna saper aspettare e non avere fretta, ma è l'unico modo per avere una carne che si scioglie in bocca. Bontà assoluta, che ha bisogno di un calice di vino rosso importante come un Nebbiolo, meglio ancora un Barbaresco o un Barolo. Procedimento lungo, ma difficoltà zero: provate nel weekend, non ve ne pentirete.

A casa mia...belìn, non male lo stracotto!

Stracotto al Barbera

Stracotto al Barbera


Ingredienti per 6-8 persone
  • 1 Kg di polpa di vitello
  • 2 gambi di sedano
  • 1 cipolla
  • 4 carote
  • Chiodi di garofano
  • 1 bottiglia di Barbera Piemontese
  • Olio evo
  • Rosmarino
  • Sale





Preparazione

La sera prima di cucinare lo stracotto, metti la carne in una ciotola capiente con le verdure tagliate grossolanamente, la cipolla con i chiodi di garofano



Versa il vino fino a coprire la carne. Copri con la pellicola e lascia per almeno 12 ore.



Metti un filo d'olio nella casseruola e metti a rosolare la carne sgocciolata



Poi aggiungi le verdure che hanno marinato insieme (togli i chiodi di garofano dalla cipolla) e del rosmarino fresco



Poi copri con il vino e lascia cuocere a fuoco basso per almeno 3 ore.



Togli la carne e frulla le verdure per ottenere una salsa e taglia lo stracotto. Si sbriciolerà un po', ma è normale. La carne è talmente tenera da non potere tenere la forma della fetta




Se necessario scalda, servi la carne con il suo sugo di vino e verdure




martedì 20 novembre 2012

Una settimana tranquilla

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 Questa settimana sarò latitante. Mi farebbe comodo il dono dell'ubiquità, perlomeno per ammortizzare i tempi per gli spostamenti. Non potendomi fare in quattro – a meno di chiamare Dexter, ma lascerei perdere – la parola d'ordine è organizzazione. Questa mattina ci sarà da Eataly la presentazione di una nuova vaschetta per alimenti disegnata da Giugiaro – e come sarà?Aerodinamica?! - e per l'occasione lo chef Ugo Alciati preparerà una sua esclusiva ricetta. Pronta già in fila con piattino per assaggiare questa delizia a sorpresa di un grande maestro della cucina.
Per domani sono stata invitata all'inaugurazione di una sala della sede dell'Ascom con taglio del nastro del sindaco Fassino e per l'occasione si esibirà nelle cucine della Maison Massena (che si trova nel palazzo della Ascom) il pasticciere di fama mondiale – mica cotiche - Leonardo Di Carlo. Il tema sarà il bignè, sia dolce che salato, e spero di riuscire a carpire qualche segreto per potervi proporre delle ricette degne di un premio internazionale.
Giovedì, invece, sarò ad Imperia, per un viaggio stampa fra le splendide colline liguri, alla scoperta del mondo dei Fratelli Carli, produttori di olio, ma non solo. Insieme ad altre foodblogger parteciperò ad un corso di cucina e ad una degustazione guidata all'Emporio Carli. Sento già il fruscio delle foglie degli ulivi e il profumo del mare in lontananza.
Una settimana piuttosto impegnativa, in cui Alice continuerà ad avere le sue attività e alla sera dovrà ripetere la lezione, in cui la piccola Bibi cercherà di ficcarsi in bocca chissà che cosa e produrrà un numero spropositato di pannolini sporchi, in cui il Maritino, tornando a casa la sera, si aspetterà un piatto caldo. Wonder woman, mi fai un baffo. Velocità, semplicità e gusto sono alla base di questa pasta veramente buona e che esce un po' dal solito: gli ziti con zucchine, pepe rosa e mandorle tostate. Le zucchine tagliate sottili sottili cuociono mentre l'acqua arriva a bollore; la pasta finisce la sua cottura in padella, mantecata con della robiola e poi arricchita dal gusto sprint del pepe rosa e dalla piacevole croccantezza delle mandorle. Perfetta anche per una cena tra amici, che rimarranno incantati dai colori meravigliosi di questo piatto.
Ora scappo o perdo la metro.



Ziti con zucchine,pepe rosa e mandorle tostate


Ingredienti per 2 persone

  • 1 scalogno
  • 3 zucchine
  • 1 goccio di Marsala
  • 100 gr di robiola
  • Pepe rosa in grani
  • 50 gr di mandorle
  • Sale&Pepe
  • Olio evo


Preparazione

Rosola la cipolla tagliata a velo con un po' di olio, poi aggiungi le zucchine tagliate a rondelle sottili




Metti le mandorle in un padellino senza grassi e falle tostare



Sfuma le zucchine col marsala e lascia cuocere finché sono morbide. Regola di sale.



Scola la pasta molto al dente e falla risottare per qualche minuto con la robiola e le zucchine



Aggiungi il pepe rosa e una macinata di pepe nero



Servi con le mandorle tostate