mercoledì 5 dicembre 2012

Maya, nun ve temo

Dal sito di Repubblica - Piazza San Carlo

Continua il filone natalizio. Tutta la città “parla” delle prossime festività e non si possono ignorare. Trovo meravigliosi gli addobbi luminosi per le strade, sembra di stare in un grande presepio. Le vetrine dei negozi, qualsiasi cosa vendano, sono adornate di nastri dorati e argentati, di finta neve e orsi bianchi sugli sci: persino le farmacie hanno scintillanti pacchi dono. Se qualcuno regala un cesto natalizio con confezioni di Tachipirina, Bisolvon mucolitico e Lasonil, poi non si chieda come mai sia rimasto senza amici.
Torino, da parecchi anni, vanta le luci d'artista: installazioni di artisti famosi che hanno creato luminarie particolari per abbellire le vie del centro. Costellazioni, scritte che compongono fiabe e anche quelle luci viola che fanno assomigliare la Gran Madre ad una discoteca di Ibiza e il Monte dei Cappuccini un ritrovo per un rave party. Su, saranno anche artistiche, ma tutti lo abbiamo pensato. Belle o meno, sicuramente fanno una gran scena e conferiscono un'aria accogliente e calda, nonostante le basse temperature. Mi piace tornare a casa, aprire la porta e con la chiave ancora nella toppa, nel buio, vedere le lucine tremolanti dell'albero: anche se infreddolita, sento subito il calore casalingo.
Sembra tutto rilassante, ma questo mese di dicembre, non lo è per niente. Tutti gli anni sembra che dopo Natale caschi il mondo – alla fine 'sti Maya non sono poi così originali – e bisogna assolutissimamente vedersi prima. Ed ecco accavallarsi cene, contro cene, aperitivi, dai-facciamo-almeno-un-caffè, per scambiarsi gli auguri e dei piccoli doni che normalmente variano dal cestino con saponette colorate – ma perché, puzzo? - al set di candele glitterate che non accenderai mai perché ti dispiace rovinarle. Per me, oltre all'allegro gozzovigliare, c'è da preparare un catering per un apericena con 25 persone, i festeggiamenti per il primo compleanno di Beatrice, il matrimonio di mia cugina e, ovviamente, organizzare il pranzo di Natale.
Per non impazzire si hanno tre scelte: 1) Andare tutti al McDonald 2) Chiamare Medioman – ma ve lo ricordate? - 3) Ricorrere a ricette semplici, veloci, ma d'effetto. Io opto per la numero tre. Le tartine bicolore sono un'idea perfetta per l'aperitivo natalizio, belle da vedere e buonissime. Con le uova di lompo nere e rosse, che assomigliano alle bacche del pungitopo. Da gustare nell'attesa che arrivino tutti i parenti con il primo flute di prosecco, prima di mettersi a tavola e mangiare come se non ci fosse un domani.

A casa mia...quando arriva Gennaio?

Tartine natalizie bicolore

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