venerdì 12 aprile 2013

Certificazione #isoblogger

Il mio centrotavola "duecuorieunaforchetta"

Quando ho cominciato l'avventura del blog, non avevo la minima idea di quante foodblogger ci fossero sulla rete. Siamo in tante, tantissime. Se seguite i vari social - Twitter, Facebook, Instagram – si è letteralmente sommersi di fotografie di piatti meravigliosi, che fanno venire l'acquolina in bocca solo a guardarli. Cuciniamo, fotografiamo, condividiamo le nostre ricette come se non ci fosse un domani e sappiamo rendere accattivanti anche le cose più semplici. Ma poi, sappiamo realmente cucinare? E chi lo dice? La fuffa è dietro l'angolo e, è il caso di dire, spesso c'è tanto fumo e niente arrosto.
Ma ecco che scende in campo Valeria, del blog Due cuori e una forchetta, che ha deciso di testare personalmente la cucina delle foodblogger e vedere se si meritano l'attestato #isoblogger.
Non me lo sono fatta dire due volte, così Valeria è stata ospite a casa mia.
Il suo resoconto sulla serata –leggete e gustatene tutti - mi ha quasi commossa perché è riuscita a cogliere degli aspetti intimi della mia persona, al di là delle mie doti prettamente culinarie, e per questo non posso che ringraziarla, oltre al fatto che mi ha dipinto come una super gnocca con occhi azzurri e capelli biondi da Raperonzolo. Digressione: se anche chi mi ha conosciuta con i capelli castani, mi vede bionda, dite che devo farmi delle domande?!Sono bionda dentro.
Per questa particolare serata ho pensato ad un menù familiare, un viaggio attraverso le regioni a cui sono legata: per la Sardegna, patria materna, pecorini e pane guttiau per l'aperitivo; per il Piemonte ho scelto lo sformatino di carote e nocciole di Cortemilia con crema al Castelmagno; per l'Emilia, terra di mia suocera, i cappellacci alla zucca, rigorosamente fatti a mano con l'aiuto prezioso del Maritino; poi un ritorno in Piemonte - perchè la mia regione ha diritto ad un plus - con lo stracotto al Barbera e le patate duchessa, per poi arrivare alla Sicilia, paese di mio nonno paterno, con i cannoli siciliani, che oggi vi propongo.
La ricetta non è difficile, solo un po' lunga nei tempi perché bisogna friggere i cannoli pochi alla volta, ma provateci, perché la soddisfazione sarà grande. I miei consigli: attenzione che l'olio in frittura non sia troppo caldo, altrimenti i cannoli si apriranno: a me è successo, eccome; la ricotta per la crema deve essere esclusivamente di pecora, freschissima. Le varianti sul cannolo siciliano sono molteplici, io li ho fatti con canditi all'arancia e gocce di cioccolato, trovando un'armonia nei sapori. Poi, fate voi.
E con questa cena, mi sono aggiudicata l'attestato #isoblogger.

A casa mia...grazie Valeria!

Cannoli siciliani

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