lunedì 17 giugno 2013

L'Alba di un nuovo giorno

Vista da Madonna di Como -Alba
Ci sono. E' da giorni che non accendo il computer, non sapevo neanche dove fosse finito in questo inferno di cristallo tra scatoloni e borsoni, ma posso dire che l'operazione trasloco è stata effettuata con successo! Applausi. Non è certamente tutto a posto, ma la casa comincia ad essere vivibile. L'ottimismo prima di tutto. Venerdì ho lasciato Torino con sentimenti contrastanti: eccitazione, felicità, ma anche tristezza per gli affetti che lì rimangono e quella piccola sana dose di timore nel cominciare qualcosa che non si conosce: vi dico solo che nel salutare i custodi della casa torinese ho pianto come una fontana...forse devo farmi un paio di domande sulla mia vecchiaia e sul mio stato di salute mentale. Qualche lacrima è scesa ancora mentre guidavo in direzione di Alba – benedetti siano gli occhiali da sole – poi ho rivisto quella che è la mia casa e mi sono rinfrancata. Tra uno scatolone e l'altro, io e il Maritino abbiamo scoperto che ci sono in giardino alberi carichi di ciliegie e ne abbiamo colto un cestino; poi abbiamo visto che ci sono alberi di fico, pere, melograni, nespole e filari di vite con piccoli grappoli che stanno nascendo. Qui è una meraviglia, ma ci vorrà un poco prima di abituarsi ad una dimensione di vita molto diversa rispetto a Torino che, sia chiaro, rimane nel mio cuore.
Non ho ancora cominciato a spignattare, ma spero di cominciare presto, anche perché questa cucina è fighissima. Oggi vi propongo una ricetta sperimentata qualche tempo fa che sa di Piemonte, un risotto che esce dal solito, con le pere, le acciughe e la polvere di cannella. Ecco, l'ho vista la faccia che state facendo, state storcendo il naso. Amici cuochi di poca fede. La cannella ci sta – anch'io ero scettica - è quel tocco che trasformerà il vostro risotto già buonissimo in un piatto speciale.
La sera del trasloco siamo crollati, praticamente svenuti, sul letto, distrutti dalla levataccia e dal lavoro: la palestra è niente in confronto ad un trasloco. Al mattino si sentivano gli uccellini e il fruscio delle foglie mosse dal vento, in lontananza un contadino col suo trattore cominciava la sua giornata tra i campi, il tram di corso Einaudi era già un ricordo. E' l'Alba di un nuovo giorno.

A casa mia...per un po' basta traslochi!

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