giovedì 25 luglio 2013

Dieci parei per me posson bastare

Foto di viaggi-estate.com
Siiiignori e siiiignore, è aaaaaarrivato iiiiiiiil moooomento! Cominciano le vacanze! Peppèppeppeppepè Peppèppeppeppepè, Brigitte Bardot Bardot, A E I O U Y!
Che figo, non mi sembra vero, finalmente si parte! Carichi di lavatrice, fatti; stiraggio con annesse saune di vapore, fatto; parei, costumi, braccioli, secchiello e paletta, asciugamano di Nemo, pronti; valigie...uh cavolo, le valigie!La mia camera sembra esplosa con tutti i vestiti sul letto, cosa mette il Maritino, cosa mette Nanagrande e poi Nanapiccola che si sporca ogni tre per due, ma sopratutto cosa mi metto io. Il bagaglio di una donna in vacanza è sempre complicato. Ho visto amiche riempire borsoni solo di scarpe e borse davanti allo sguardo sgomento dei fidanzati che pensavano – davanti a due polo di numero e un pantaloncino – “il prossimo anno portiamo qui mare e spiaggia che si fa prima”. Voi non capite: è che in vacanza non sai cosa ti aspetta, si esce la sera e “quel vestitino che valorizza l'abbronzatura se non lo metto al mare, quando lo metto”? Di conseguenza bisogna abbinare la borsa, le scarpe...ragazzi, è una faccenda complicata. Poi c'è quel vestito che sembra indispensabile e che invece rimane intonso per tutto il periodo, ma se non lo porti inevitabilmente avresti voluto metterti proprio quello, anche se ne hai altri centottanta. E' matematico. Ma quando si viaggia in quattro bisogna essere più parche, per cui vorrei tranquillizzare il Maritino: i bagagli sono – per ora – sotto controllo. Per fortuna i miei dieci parei occupano poco spazio perché, come cantava Battisti: dieci parei per me, posson bastare! (Vabbè, non fa ridere, ma ci devo ancora andare in vacanza!)
E' stato un anno faticoso per tutti, un po' di vacanza è sacrosanta per poter ricominciare il nuovo anno (no, non gennaio, intendo settembre...sapete che ragiono ad anni scolastici) con grinta e con la mente riposata. Anche il blog va un poco in ferie, ma certamente non smetterò di cucinare e vi aspetteranno nuove e buonissime ricette. Vi lascio con un piatto veloce e gustoso, perfetto per le vacanze: fusilli con sgombro e briciole di focaccia. Un primo che si fa con pochi ingredienti che si hanno in dispensa e con quel pezzettino di focaccia che ci è avanzato per finire con una nota croccante. Ovviamente non può mancare un vino bianco freschissimo, elemento indispensabile nella mia tavola estiva.
Buone vacanze amici cuochi!

A casa mia...vado a preparare il beauty con tutti i trucchi e gli smalti!

Fusilli con sgombro e briciole di focaccia

Fusilli con sgombro e briciole di focaccia

Ingredienti per 4 persone

  • 200 gr di filetti di sgombro sott'olio
  • 2-3 acciughe sott'olio
  • 1 scalogno
  • 2 pomodori cuori di bue
  • Basilico
  • Origano
  • 70 gr di focaccia
  • Olio evo
  • Sale


Preparazione

In una padella fai soffriggere lo scalogno con le acciughe e un po' di olio



Taglia grossolanamente la focaccia e mettila in un padellino antiaderente. Abbrustolisci facendo attenzione a non bruciarla (ci vuole un attimo, per cui non abbandonare la postazione!). Poi sbriciola con le mani



Aggiungi allo scalogno lo sgombro, i pomodori privati della pelle e tagliati, il basilico e l'origano, un po' di sale





Scola la pasta al dente e finisci la cottura nella padella. Servi con un filo di olio a crudo e le briciole di focaccia


venerdì 19 luglio 2013

#polliceverdeunacippa

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Nella nuova casa di Alba abbiamo nel giardino diversi alberi da frutto ed è particolare andare a raccogliere le susine dalla pianta e sputare i semi come fanno i bambini, stile mitragliatrice. Un bel cambiamento rispetto all'appartamento in centro a Torino. Inoltre c'è una grande serra: quando siamo arrivati era una landa desolata piena di sterpaglie, ma siamo riusciti a metterla a posto con l'aiuto del giardiniere Ortensio – e giuro e che non è uno pseudonimo – e abbiamo seminato la qualunque: insalate varie, ravanelli, finocchi, fave, cipolle, meloni. Ovviamente stanno venendo su delle grandi erbacce, ma le piantine di pomodori e zucchine stanno crescendo, ci sono già i fiori e tra poco potremo cogliere i primi risultati della nostra fatica. Sto diventando una contadina, boja fàus! Forse la cosa più straordinaria è che non ho ancora ammazzato nessuna pianta - la mia fama di pollice nero mi precede, per cui ho coniato l'hashtag #polliceverdeunacippa – e il basilico è rigoglioso, i fiori si stanno espandendo e il sacco di terriccio è diventato il mio nuovo migliore amico. Mi hanno detto che una volta che le zucchine cominciano ad esserci, poi sono una manna: ce ne saranno anche per i crin (per i non piemontesi, il “crin” è il maiale). Ci vuole ancora un poco, ma le zucchine non mancano quasi mai nella mia cucina perché piacciono a tutta la famiglia e sono un ortaggio molto versatile. Per la ricetta di oggi le ho utilizzate per un mini croissant salato perfetto per un aperitivo veramente chic. Le zucchine tagliate a quadratini e passate veloci in padella, una crema di stracchino arricchita da cubetti di formaggio Asiago e poi tutto insieme in piccoli triangoli di pasta sfoglia che diventano dei croissant golosi e friabili. E' un'idea che piacerà a tutti, vegetariani e non, e che non necessita di molto tempo: circa un quarto d'ora per il ripieno e poi la cottura in forno della pasta sfoglia.
Bom, vado a vedere a che punto è il mio orto e preparatevi a valangate di ricette con le zucchine!

A casa mia...chi viene ad aiutarmi con una zappetta?

Mini croissants zucchine e Asiago

Mini croissants con zucchine e Asiago

Ingredienti per circa 20 mini croissants

  • 1 confezione di pasta sfoglia già pronta
  • 300 gr di zucchine
  • 150 gr di crescenza o stracchino
  • 200 gr di Asiago
  • 1 spicchio d'aglio
  • Sale&pepe
  • 1 uovo
  • Olio evo
  • Semi di papavero


Preparazione

Metti a cuocere le zucchine tagliate a dadini piccoli con un po' di olio e lo spicchio d'aglio



In una ciotola lavora il formaggio con un pizzico di sale e pepe fino ad ottenere una crema. Poi aggiungi l'Asiago tagliato a cubetti e le zucchine. Amalgama il tutto, regola di sale.



Srotola la pasta sfoglia e con un coltello ricava dei triangoli. Sulla base di ogni triangolo metti un po' di farcia e poi arrotola per formare un croissant.



Sbatti l'uovo e spennella i croissants messi sulla carta forno, poi spolverizzali con i semi di papavero



Metti in forno a 180° per circa 30 minuti, finché risulteranno dorati. Servili tiepidi o anche freddi.





martedì 16 luglio 2013

Un piatto da 110 e lode

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Era un caldo giorno di luglio quando mi sono laureata. Lo stomaco sottosopra, una fifa blu e quella vocina che mi diceva “Vai via, chettenefai della laurea? Vai via”. Avrei avuto bisogno di una seduta express di psicoterapia. Camminavo nervosamente per il corridoio centrale di Palazzo Nuovo, sede torinese di tutte le facoltà umanistiche, ripassando il mio discorso per la discussione e quelle mi sono sembrate le ore più lunghe della mia vita. Quando mi sono seduta, con il cuore in gola, davanti ai prof, mi sono tranquillizzata: avevo fatto 30 (e non di voto, mannaggia!), facciamo 31. Non so come mai, ma è una prerogativa dei relatori esterni – cosa provata in più discussioni di laurea - avere quella simpatica caratteristica di essere leggermente...come dire...non mi viene la parola...ah, sì: stronzi. E non perdono occasione per mettere in difficoltà il povero laureando seduto con le mani sudate che ha come unico pensiero martellante “Da qui non ne esco vivo”. Ovviamente è stato così anche per me, dove il mio relatore esterno ha contestato qualcosa di veramente stupido, facendomi anche capire che della mia tesi aveva letto una pagina sì e venti no, probabilmente seduto in gabinetto. Non mi sono lasciata intimorire, mi ero fatta un discreto mazzo a scrivere la tesi, essendo già mamma e lavorando, per cui gli ho risposto con fermezza ed educazione scardinando le sue insulse parole. Eh nno Renè. Emmò te rompo er culo! La mia tesi era su Camilleri, sul giallo di denuncia, ma non poteva mancare almeno un capitolo che parlasse di cucina: il blog già vagava nella mia mente. Oggi, quindi, una ricetta tanto cara al Commissario Montalbano, un grande classico che è sinonimo di estate – ma anche di inverno non è niente male – ed è per me una delle godurie massime della vita: gli spaghetti con le vongole. Pochissimi ingredienti e una semplicità imbarazzante per un piatto che è la quintessenza della libidine, da 110 e lode. Consiglio: munitevi di pazienza per sgusciare le vongole e finite la cottura della pasta risottandola, il risultato sarà stupefacente. Da gustare con vino bianco ghiacciato, per me bollicine. Un'unica accortezza e favore personale: il parmigiano è vietatissimo, pena la galera.
[...]In attesa, Augello s'impadronì del giornale del commissario e si mise a leggere. Gli spaghetti arrivarono quando per fortuna Montalbano aveva finito il nasello, perché Mimì cosparse il suo piatto di parmigiano. Gesù! Persino una jena ch'è una jena e si nutre di carogne avrebbe dato di stomaco all'idea di un piatto di pasta con le vongole col parmigiano sopra!” (da “Il ladro di merendine”, Sellerio 2006)

A casa mia...Montalbano sono!

Spaghetti con le vongole

Spaghetti con le vongole

Ingredienti per 4 persone

  • 1 kg di vongole fresche
  • Prezzemolo
  • 2 spicchi d'aglio
  • Vino bianco (per me Corvo di Sicilia)
  • Olio evo
  • Peperoncino
  • Sale


Preparazione

Metti le vongole a bagno con acqua e sale per farle spurgare. Lasciale a bagno almeno per un paio d'ore, cambiando 2-3 volte l'acqua



In una padella con fiamma vivace metti un goccio di olio, l'aglio e poi le vongole con il prezzemolo tritato. Sfuma con il vino, poi copri con un coperchio e lascia per 2-3 minuti, fino a che le vongole non si aprono. Poi togli le vongole dalle conchiglie, lasciandone qualcuna da parte per guarnire.



Cuoci gli spaghetti in acqua salata fino a metà cottura, scolali e mettili con le vongole, finendo la cottura risottata. Aggiungi un po' di peperoncino a piacere.




Servi gli spaghetti ben caldi con un filo di olio a crudo una spolverata di prezzemolo


venerdì 12 luglio 2013

Brunch in giardino – Tutti cuochi per te #round5

Quando il Maritino ed io eravamo sposati da poco, il sabato era giorno di gran scialo. La notte del venerdì facevamo molto tardi a chiacchierare con gli amici e a giocare a scopone fino alle cinque del mattino, per cui ci si alzava in orario tale da avere sempre il dubbio se fare colazione o pranzo. Ah – sospiro da madre stanchissima – bei tempi! Il busillis è stato presto risolto con quella che non chiamavamo la colazione internazionale, cioè l'italianissimo cappuccino accompagnato da uova strapazzate, toast prosciutto e formaggio – e vuoi non mettere un po' di senape? - e poi, sì, anche qualcosa di dolce. Dopodichè ci si spalmava sul divano, preferibilmente con le prove del GP in sottofondo – altro che ninna nanne - per la pennica pomeridiana. Mi scapperebbe un altro sospiro.
Quella che noi chiamavamo colazione internazionale non è nient'altro che parte del brunch, un pasto a metà tra la colazione e il pranzo che da qualche anno è diventato piuttosto di moda. Uè, Giangi!Chiama il Nanni e la Chicca che domani facciamo il brunch! E' che chiamarlo in italiano perde il suo fascino.
La penultima sfida di Tutti cuochi per te era proprio su questo tema: metti un languorino – celo, e quando mai?! – metti un giardino – urca, celo – metti un po' di amici – celo – e tante cosine buone da poter gustare con le mani ed ecco il tuo brunch bucolico. Gli ingredienti da dover usare in questa ricetta erano un prodotto da forno, yogurt, un tipo di carne o salume e due prodotti della Ponti, sponsor di questo lunghissimo contest estivo. Ho pensato a dei cannoli salati, friabili e facili da mangiare in pochi bocconi, farcite da una fresca crema di yogurt e stracchino, qualche goccia di glassa di aceto balsamico, olive, striscioline di prosciutto cotto e croccanti semi di zucca a finire.
Sono pronta per il brunch. Domani posso svegliarmi a mezzogiorno?

A casa mia...penultima sfida!

Cannoli salati con crema allo yogurt, olive e semi di zucca

Cannoli salati con crema allo yogurt, olive e semi di zucca

Ingredienti per circa 10 mini cannoli

  • 1 confezione di pasta sfoglia già pronta
  • 100 gr di prosciutto cotto
  • 150 gr di crescenza o stracchino
  • 1 cucchiaio di parmigiano grattuggiato
  • Mezzo vasetto di yogurt intero
  • Qualche goccia di glassa di aceto balsamico Ponti
  • 100 gr di olive miste Ponti
  • sale&pepe
  • 1 uovo
  • Semi di zucca


Preparazione

In una ciotola lavora lo stracchino con lo yogurt e la glassa di aceto balsamico. Regola di sale e pepe e cerca di ottenere un composto cremoso



Taglia le olive e il prosciutto a striscioline. Aggiungi il parmigiano grattugiato e amalgama il tutto



Taglia la pasta sfoglia in strisce e avvolgile nei cannolicchi. Mettile sulla carta forno e spennella con il tuorlo dell'uovo.




Cuoci la pasta sfoglia per circa 30 minuti a 180°, finchè sarà ben dorata. Fai raffreddare i cannoli, poi sfilali delicatamente dai supporti. Farcisci con la crema e finisci all'estremità con i semi di zucca.


mercoledì 10 luglio 2013

Gioco da bambini

Geremeas 1984 - I biscotti della zia Dani e quella sono io
Quando ero bambina, capitava spesso che in questo periodo fossimo già al mare in Sardegna, dai nonni. Che lusso. Mio padre rimaneva a Torino per lavorare e poi ci raggiungeva alla fine del mese. Ricordo una scena da film strappalacrime: avrò avuto non più di cinque anni, partenza per il porto di Genova sulla A112 blu di mia madre – la mitica Rino, Ferra-Rino - ed io sul sedile posteriore che vedevo mio padre allontanarsi e piangevo come una fontana. La nostalgia passava quasi subito, la meta era per me una vera gioia. Geremeas, piccolo villaggio tra Cagliari e Villasimius, è ancora adesso il mio ideale di vacanza e il luogo dove si racchiudono i miei ricordi più felici di bambina: mare, giochi con i cuginetti, le scorribande in bicicletta, i pesciolini del Nonno, le patatine fritte della Nonna, il costume addosso tutto il giorno. Il paradiso. Luglio racchiude in pochi giorni anche diversi compleanni della famiglia: l'8 mio zio, ieri il Brother e oggi mio cugino, che però è troppo giovane per essere presente nella mia infanzia. O sono io troppo vecchia. Dettaglio trascurabile. La zia Dani, cuoca indiscussa della famiglia, è anche una bravissima pasticcera e per i festeggiamenti preparava sempre qualcosa di buono. Un anno, ricordo, aveva fatto dei biscotti decorati – cakedesigner, arrendetevi alla zia Dani! - a forma di lettere e numeri che componevano i nomi dei festeggiati e gli anni. Una cosa semplice, ma ora che sono madre capisco la fatica di dover cucinare con marmocchi in giro che chiedono qualcosa ogni tre per due. Coinvolgerli nella preparazione è sempre un bel gioco, anche se io non sono sempre dotata di flemma nel vedere farina sparsa ovunque e gli inevitabili paciocchi che combinano. Mea culpa. Mamma Elena, invece, è campionessa nell'organizzare attività per i bimbi e la scorsa settimana abbiamo preparato insieme una crostata con formine fatte dai bimbi. Una semplice frolla, con pesche fresche passate in padella con un po' di zucchero e lamelle di mandorle: il gusto della natura e della semplicità per farli giocare e per avere un dolce meraviglioso sulla tavola.

A casa mia...auguri zio, fratello, cugino!

Crostata con pesche fresche e mandorle

Crostata con pesche fresche e mandorle

Ingredienti

  • 300 gr di farina
  • 100 gr di burro
  • 100 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 5 pesche gialle
  • 5 cucchiai di zucchero
  • 50 gr di mandorle a lamelle
  • Zucchero a velo


Preparazione

Fai la pasta frolla secondo la ricetta. Intanto taglia le pesche a fettine e mettile in una padella antiaderente



Quando le pesche cominciano a disfarsi, aggiungi i cucchiai di zucchero e fai cuocere fono a quando risulterà “marmellatosa”.



Stendi la pasta frolla e mettila nello stampo con la carta forno. Con la pasta avanzata, fai fare ai bimbi (o divertiti tu!)le formine per decorare la crostata



Quando le pesche non sono più calde, versale sulla base di frolla. Cospargi di mandorle. Sistema le decorazioni, poi inforna a 180° per circa 30-40 minuti




Lascia raffreddare prima di servire e cospargi con zucchero a velo


lunedì 8 luglio 2013

Goodmakers, ovvero le cose fatte bene

Le vacanze si avvicinano, per me mancano meno di venti giorni. Ola da stadio e vuvuzela. Finalmente dopo due anni di montagna, mi aspetta il mare, la sensazione meravigliosa di sdraiarmi sull'asciugamano appoggiato sulla sabbia, il rumore costante delle piccole onde sul bagnasciuga che fanno la schiumetta e poi se ne vanno, le visite davanti allo specchio per vedere il segno del costume per l'abbronzatura, i capelli che si asciugano all'aria. Per me l'estate è sinonimo di pomodori, ne mangerei a quintali e forse lo faccio, di piatti veloci e colorati abbinati ad un vino bianco fresco, di quelli che vanno giù che è una meraviglia. Ho provato un vino veramente buono e perfetto per la mia cucina estiva: Le Piagge, un bianco marchigiano che ha un gusto persistente di pesca di vigna, una nota acidula e fresca di limone. Questo vino lo potete trovare su Goodmakers. Che cos'è? E' un network di acquisto, la spesa social: funziona come i gruppi di acquisto della frutta e verdura: si risparmiano passaggi e più si è, meno costa. Ogni venti giorni vengono messe in vendita etichette diverse, tutte selezionate dagli ideatori di questo sito, che ricercano i piccoli produttori che fanno le cose per bene - così come dice il loro nome - per poter vendere del buon vino a prezzi umani. Andate a visitare il loro sito, chiamate i vostri amici e prendete insieme un po' di bottiglie, ché durante le vacanze si beve volentieri e al mattino non si deve andare a lavorare. Le Piagge – in vendita in questi giorni - si sposa benissimo con il mio piatto preferito per eccellenza, la pasta alla Checca. La semplicità fatta primo. Spaghetti al dente conditi con pomodori fatti insaporire con l'aglio – poi lo togliete, mi raccomando, che in estate si becca un casino! - basilico fresco, origano e del buon olio. Toaoap!

A casa mia...mi raccomando, freschissimo!

Spaghetti alla Checca


Spaghetti alla Checca

Ingredienti per 4 persone

  • 4 pomodori maturi cuori di bue
  • 2 spicchi d'aglio
  • Basilico fresco
  • Origano
  • Olio evo
  • Sale


Preparazione

Nella coppa in cui volete condire la pasta, mettete i pomodori spellati e tagliati insieme all'aglio e al basilico.




Condisci i pomodori con l'olio, il sale e l'origano. Lasciali insaporire per almeno mezz'ora.




Cuoci gli spaghetti al dente, tieni un po' di acqua di cottura. Togli l'aglio dai pomodori e condisci la pasta aggiungendo un po' di acqua di cottura e un filo di olio.


mercoledì 3 luglio 2013

Cercasi tata disperatamente

Mary Poppins
Avete presente le case coloniche, quelle con millemila bambini che giocano e urlano tutto il giorno, mangiano e dormono insieme per periodi più o meno lunghi in estate? Ecco, benvenuti a casa mia! E non nel senso del blog. La nuova casa di Alba ha un giardino stupendo e si presta molto ad ospitare gli amici, cosa che sia a me che al Maritino piace molto, ma per un paio di settimane i pensionanti hanno un'età che va dai 6 ai 12 anni. I bimbi sono meravigliosi, ma bisogna anche intrattenerli parecchio perché hanno una soglia di noia veramente bassa. Dopo aver fatto insieme la pasta per la pizza, giocato a palla, gara di salto della corda, un po' di compiti perché l'istruzione è importante, battaglia in costume con la pompa, bagno per ritrovare il colore originale della pelle, c'era ancora buona parte del pomeriggio da far passare. Oh my God. Cercasi tata disperatamente. Oltretutto ci sono le normali faccende di casa da fare: la roba da stirare ha raggiunto proporzioni simili all'Everest e gli aghi di pino entrano in casa volentieri, facendo sì che l'aspirapolvere sia diventato l'amico con cui trascorro più tempo. Mia madre ha commentato dicendo “Ma non eri tu che volevi quattro figli?”. Eh sì, lo pensavo quando non ne avevo ancora uno. Come diceva mia nonna, madre di cinque figli, piuttosto che fare la maestra d'asilo, vado a pulire le scale di un grattacielo.
E poi ci sono il pranzo e la cena da mettere insieme. Per ritrovare almeno il gusto della pace e del riposo del viaggio in Spagna, ho pensato di fare una tortilla con le patate, da non confondere con quella argentina che è più simile alla nostra piadina. La tortilla de patatas, piatto tipico spagnolo, è alla fin fine una frittata, un po' più alta, che ho insaporito con della cipolla: buonissima, semplice con i suoi pochi ingredienti, versatile perché può essere un secondo accompagnato da insalata oppure, tagliata a quadrotti, può essere una delle tapas per l'aperitivo.

A casa mia...vendo bambini!

Tortilla di patate e cipolle

Tortilla di patate e cipolle

Ingredienti

  • 6 uova
  • 4 patate
  • 1 cipolla grande
  • 3 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 1 goccio di latte
  • Sale&Pepe
  • Olio evo


Preparazione

Taglia la cipolla a velo e rosola con un po' di olio. Unisci le patate tagliate sottili con la mandolina.



In una ciotola rompi le uova e sbattile con una forchetta. Aggiungi il latte, il parmigiano, sale e pepe



Quando le patate cominciano ad essere morbide, versa le uova e fai cuocere la frittata.



Servi tiepida come secondo oppure a quadrotti come aperitivo




lunedì 1 luglio 2013

Tutti cuochi per te #round4

Ho visto da poco una puntata de “Il testimone” di Pif, ex iena palermitana, sugli chef più famosi d'Italia: Bottura, Cracco, La Mantia e Scabin. Ve lo consiglio: gli chef si raccontano con ironia, facendo vedere quale lavoro ci sta dietro ai loro piatti e la loro filosofia in cucina. L'unica pecca è che per poter mangiare nei loro ristoranti bisogna vendersi un rene. I prezzi sono molto elevati – spesso un po' troppo – ma è anche vero che una ricetta è ricerca, arte, invenzione, presentazione e materie prime di alta qualità. Se vuoi comprare un mobile il prezzo sarà diverso se lo compri all'Ikea in truciolato o se te lo fai fare a mano da un artigiano che utilizza solo legno pregiato, no? Quante volte, vedendo un quadro astratto che magari vale milionate abbiamo esclamato “Eh, per due macchie di colore tutto 'sto casino! Lo sapevo fare pure io!”.
Per il #round4 di Tutti cuochi per te, la sfida era proprio quella di creare un piatto da chef stellato, saper trasformare pochi ingredienti in una presentazione spettacolare per fare esclamare “Sembra il piatto di un ristorante!”. Gli alimenti da dover utilizzare erano: riso, basilico, un crostaceo e due prodotti della Ponti che sponsorizza questo contest ad alto tasso di golosità.
Ho utilizzato del riso rosso della Camargue - souvenir del mio viaggio tra Francia e Spagna con il Maritino – gamberi glassati con l'aceto e un pesto semplice con il basilico del mio giardino – che suddisfa! - e olive nere e, per finire, delle scorzette di limone che danno quella punta piacevole di acido. Ingredienti semplici per un ottimo piatto estivo, leggero e colorato, con una presentazione accattivante degna di un ristorante a cinque stelle. Va bene anche una stella sola, ma almeno che sia Michelin.

P.s. Ringrazio Enrico, assaggiatore ufficiale di A casa mia,  per i consigli sul nome della ricetta.



Riso rosso con gamberi glassati e pesto rustico

Ingredienti per 4 persone

  • 300 gr di Riso rosso della Camargue
  • 300 gr di mazzancolle
  • 1 mazzetto di basilico
  • 100 gr di olive nere denocciolate Ponti
  • Glassa di aceto Ponti
  • Olio evo
  • Scorza di limone
  • Sale


Preparazione

Metti a cuocere il riso in abbondante acqua salata. Fai un trito con il basilico e le olive, aggiungendo olio evo fino a raggiungere una consistenza cremosa e regola di sale.



Pulisci le mazzancolle e falle saltare in padella per pochi minuti con un goccio di olio e la glassa di aceto




Scola bene il riso e condiscilo con dell'olio perché non si attacchi. Componi il piatto con il riso al centro, le mazzancolle sgusciate, il pesto di basilico e olive e finisci con la scorza del limone tagliata a listarelle sottili