mercoledì 25 settembre 2013

#ReDolce, il blog tour

 Quest'estate ho partecipato ad un contest organizzato dall'Enoteca regionale “Colline del Moscato” di Mango: vi ricordate il #ReDolce? Ecco, io avevo preparato un “risotto con ciliegie e toma, croccante di parmigiano e riduzione di Moscato d'Asti DOCG” (esticazzi?!) e, udite udite, ho vinto!
Sono stati quattro i piatti ad essere selezionati, sia dalla giuria che dal pubblico a casa – beh, erano i like su facebook, ma mi piaceva dire “pubblico a casa”- ed io sono molto contenta e orgogliosa per aver creato un piatto come sempre semplice, ma che esce da banale.
Eh, ma che brava, clap clap, chapeau, maaaaa cosa hai vinto?”. Oh, finalmente questa volta non c'era solo la gloria in palio, ma un bellissimo blog tour. Dove? Ma nelle Langhe, obviously! Che per una che vive ad Alba, il viaggio sarà lungo e stressante. A parte il sarcasmo, sono veramente felice di poter fare la turista nella mia zona e poter godere delle meraviglie di un territorio che ha molto da offrire. Quindi questo weekend lascio a casa il Maritino con le Nane e me ne vo' a zonzo per l'Alta Langa, tra degustazioni di latte d'asina, nocciole, formaggi e vini – è un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare – e a conoscere realtà rurali dove le persone che vi lavorano hanno fatto del loro mestiere la loro ragione di vita. Sarà una bella esperienza, lo so già, anche perché il tour è stato organizzato da tre blogger – e amiche - di un certo livello come Alessandra, Anna e Valeria: l'unica cosa che mi preoccupa è la degustazione di grappe alle 10 del mattino, oh my god!
Come sempre, seguitemi su Twitter e Instagram per vedere le bellezze delle Langhe (e quanto mi sfonderò).
Ogni tanto, a rivedere le vecchie ricette del blog, mi rendo conto di come il mio modo di cucinare sia molto cambiato e – a parte delle foto agghiaccianti che, rifacendo i piatti, sto cercando di sostituire – ci sono piatti che, seppur buoni, non rifarei più come allora. E se li facessi, col cavolo che vincerei i contest.
Un esempio? Gli spaghetti con cozze e vongole. Avevo pubblicato una ricetta con i molluschi surgelati, con la polpa di pomodoro: ecco, anche no. Non cancellerò la ricetta perché è un modo veloce di fare un primo e vi assicuro che il gusto non era male: la rinnego solo un poco, ecco, perché usare i prodotti freschi è proprio tutta un'altra cosa. E poi perché è bello poter “crescere” con voi e dimostrarvi i miei upgrade. Pulire cozze e vongole richiede un po' di tempo, ma le papille ringrazieranno e i colori del piatto vi faranno brillare gli occhi. Senza neanche dirlo, bollicine ghiacciate ad accompagnare.

A casa mia...ciao, vado in Alta Langa!


Spaghetti cozze e vongole fresche

Ingredienti per 4 persone

  • 1,5 kg di cozze
  • 1 kg di vongole
  • 2 spicchi d'aglio
  • Prezzemolo
  • Peperoncino
  • Olio evo
  • Vino bianco


Preparazione


Pulisci le cozze, togliendo il bisso (il filamento) e sciacquando bene. Lascia le vongole a bagno per almeno un paio d'ore e sciacqua bene



In una padella capiente, metti un filo d'olio e l'aglio, poi metti le cozze e le vongole. Alza la fiamma, poi sfuma con il vino. Spolvera con prezzemolo tritato e un po' di peperoncino. Chiudi con un coperchio e lascia schiudere i molluschi per qualche minuto




Togli le cozze e le vongole, mettile da parte



Cuoci gli spaghetti e scolali nell'acquetta di cottura dei molluschi quando mancano 5 minuti alla cottura. Fai risottare gli spaghetti (aggiungi acqua di cottura se necessario), poi aggiungi le vongole e le cozze. Ancora un filo d'olio a crudo.




Servi gli spaghetti caldi con qualche conchiglia e prezzemolo tritato


lunedì 23 settembre 2013

Desperate housewife

Foto da franceschini.blogautore.repubblica.it
Avrei voluto scrivere un post sulla mia esperienza a Cheese, avrei voluto raccontarvi che Bra è proprio una cittadina carina, avrei voluto condividere con voi il mio tasso di colesterolo dopo una due giorni di degustazioni di formaggio, avrei voluto dirvi dei tanti stand della nostra bella Italia e di quelli stranieri...avrei voluto, ma una notizia ferale mi impedisce di fare tutto ciò: sono stata lasciata con un sms. Come una tredicenne. No, non dal Maritino – nel caso avrei mobilitato l'esercito e caccia bombardieri sarebbero già in volo – ma dalla seconda persona più importante nella vita di una donna: la signora delle pulizie. Ma porca paletta! No, dico, che ho fatto di male?! Giuro, sono brava, non rompo le palle, do la massima libertà, regalo pure pomodori e uva dall'orto, perché se ne vanno? Forse perché ho avanzato l'ipotesi di fare tutto in regola? “Signò, io c'ho la disoccupazione e non mi conviene: o in nero o nulla”. Ah, beh! Mi manca tanto Vale. Vale era la ragazza che mi aiutava con le pulizie e teneva Nanapiccola tutte le mattine quando eravamo ancora a Torino. Un mito. Mi è capitato più volte di chiamarla perché cambiava la configurazione della mia camera e non trovavo qualcosa: eccerto, lei metteva a posto! Non dovevo dirle nulla, assolutamente indipendente, affidabile e veloce. La nostra casa era la sua casa ed era come una di famiglia: credo sia stato il motivo di massima tristezza quando ci siamo trasferiti ed è motivo di sconforto oggi, un po' sola e con l'Everest da stirare. Mi sento desperate housewife.
Con tutte le cose che devo fare, ci vuole qualcosa di veloce da cucinare: una quiche con le zucchine dell'orto - così risparmio anche il tempo della spesa – e ricotta fresca. La sfoglia fragrante, il ripieno morbido e profumato, perfetta come piatto unico accompagnata da un'insalatina, ideale come aperitivo con gli amici insieme ad un bicchiere di vinello.
Se volete darle una marcia in più, aggiungete dello zafferano all'impasto. Ma io non ho tempo.

A casa mia...voglio la bacchetta magica!

Quiche zucchine e ricotta

Quiche zucchine e ricotta

Ingredienti
  • 4-5 zucchine
  • 1 spicchio d'aglio
  • Marsala
  • 4 uova
  • Latte
  • 250 gr di ricotta
  • Parmigiano grattugiato
  • 1 rotolo di pasta brisèe
  • Sale&Pepe
  • Olio evo


Preparazione

In una padella scalda un po' di olio con uno spicchio d'aglio e metti a rosolare le zucchine tagliate sottili. Sfuma con un goccio di marsala e lascia cuocere fin quando saranno morbide. Regola di sale.



In una ciotola, rompi le uova, sbatti insieme al parmigiano, un po' di latte, sale e pepe. Aggiungi la ricotta e lavora bene perché non ci siano grumi



Srotola la pasta brisèe, bucherella con i rebbi della forchetta. Versa le zucchine e il composto di uova e ricotta



Cuoci in forno a 180° per circa 35 minuti. Servi tiepida





mercoledì 18 settembre 2013

Cheese 2013 a Bra

Le Langhe, e in generale il territorio campagnolo, sono una fonte inesauribile di sagre, feste di paese, manifestazioni che quasi sempre hanno argomento enogastronomico- evviva! - e che, col passare degli anni, hanno assunto interesse nazionale ed internazionale. E' il caso di Cheese, la grande fiera del formaggio che si svolge tra le strade di Bra, che accoglie i migliori produttori di formaggio sia italiani che stranieri. Cheese, quest'anno si svolgerà dal 20 al 23 settembre e tra assaggi, musica e conferenze, si avrà tanto da scoprire. Io ci sarò venerdì in qualità di foodblogger – e di amante dei formaggi- capitanata da Mariachiara Montera per raccontarvi il mondo dei formaggi Ferrari. Mi è stato promesso che non mi devo travestire da Topo Gigio, ma vi confesso che per assaggiare tutti quei buoni formaggi, ci avrei fatto un pensierino alle orecchie pelose e alla coda. Ma anche no. Quindi rimanete sintonizzati con Instagram e Twitter per entrare nel vivo di Cheese tra foto e piccoli racconti.
Quest'estate, invece, sono stata con il Maritino e le nane alla sagra della nocciola a Cortemilia, patria della nocciola – ma va? - tonda delle Langhe. Le strade del centro storico – che è molto carino e vale la pena di visitare - erano un via vai di persone con le mandibole in azione, soddisfatte del cibo da strada: friciule, polenta (Uggesù, quanto era agliata!), frittini, ali di pollo grigliate, birra e vino come se piovessero e, ovviamente, la torta di nocciole che è veramente spaziale. Niente, la nocciola delle Langhe è proprio una spanna avanti rispetto alle altre qualità e ne ho approfittato per fare una piccola scorta.
Ho preparato il croccante alle nocciole, la mia prima volta, ed è venuto da paura. Buonissimo, con il caramello appena imbiondito e le nocciole tostate. Una volta raffreddato si conserva in un barattolo, ma non vi illudete, durerà molto poco!

A casa mia...eccellenze piemontesi!

Croccante alle nocciole

Croccante alle nocciole

Ingredienti

  • 150 gr di nocciole delle Langhe
  • 170 gr di zucchero
  • 2 cucchiai di acqua
  • 1 cucchiaino di succo di limone


Preparazione

Metti le nocciole sulla placca del forno e falle tostare per 5 minuti a 150°.




In una padella antiaderente metti lo zucchero con l'acqua e il limone e lascia caramellizzare



Trita le nocciole grossolanamente e aggiungile al caramello quando sarà appena biondo




Mescola bene, poi versa il tutto su un foglio di carta da forno. Con il dorso di un cucchiaio livella e lascia raffreddare




Quando il croccante si è indurito, taglialo e conservalo in un barattolo


martedì 17 settembre 2013

Chiamatemi chef

Immagino già le chiacchiere di questa settimana: “ 'Sta blogger ci lascia a stecchetto per un mese con la scusa dell'estate e, dopo due nuove ricette, è già latitante! Sarà andata ad aprire un conto alle Caiman?”. L'unico conto che potrei aprire in un paradiso fiscale è quello del bar dell'hotel. Eccomi, eccomi! Non sono andata di nuovo in vacanza – anche se sarebbe da andare via adesso – né mi sono dimenticata di voi, amici cuochi. In questi ultimi giorni ho sostituito lo chef del ristorante Al Bogianen di Savigliano, una villa meravigliosa immersa nel verde della campagna della Granda, con tavolini riservati per una cena romantica o tavolate per un pranzo tra amici, ideale per feste private con la possibilità di stare all'aperto nel parco lussureggiante.
Dunque, vengo chiamata mercoledì per cominciare giovedì fino a domenica, con sei servizi e un buffet per quaranta sabato pomeriggio per un battesimo: panico, pa-pa-pa-paura! Questo è stato il primo sentimento che ho provato: saper cucinare non è l'unica cosa importante in un ristorante, ma l'organizzazione, il saper far uscire i piatti di uno stesso tavolo contemporaneamente e, sopratutto, avere una resistenza fisica da maratoneta per stare in piedi tutto il giorno, lavorare quattordici ore di fila no stop e andare a letto tardissimo. Mi verrebbe da dire un “sticazzi”, ma non lo dirò perché è nota la mia proprietà di linguaggio da educanda. La mia prima esperienza in una cucina professionale è stata piuttosto intensa e stancante, ma la soddisfazione ripaga sempre la fatica: veder tornare indietro dalla sala i piatti belli spazzolati fa proprio piacere. Come dice Anna Lupi, concorrente della prima edizione di Masterchef che ha aperto un ristorante a Verona, questo mestiere ti succhia l'anima, ma è meraviglioso! E comunque con grembiule e toque in testa facevo la mia porca figura. Chiamatemi chef.
Dopo aver passato quattro giorni in cucina, il massimo che il mio estro poteva concepire erano spinacine e quattro salti in padella.
Oppure un sugo proprio veloce veloce, di quelli da fare in cinque minuti cinque e trasformano la pasta in una meraviglia: il pesto con pistacchi e ricotta è una variante vincente a quello tradizionale e piacerà a tutti. I pistacchi tritati con il basilico e un po' di parmigiano, olio buono e quel po' di ricotta che rende tutto cremoso e la trofia – la morte sua nel pesto – viene avvolta voluttuosamente.
Forse non un piatto di alta cucina, ma il successo è assicurato.

A casa mia...devo ancora riprendermi!

Trofie con pesto di pistacchi e ricotta


Trofie con pesto di pistacchi e ricotta

Ingredienti per 4 persone

  • 1 mazzetto di basilico
  • 80 gr di pistacchi
  • 50 gr di parmigiano
  • 250 gr di ricotta vaccina
  • Olio evo
  • Sale


Preparazione

Nel mixer metti il basilico, i pistacchi e il parmigiano e frulla.




Poi aggiungi l'olio un po' alla volta e la ricotta, in modo che il pesto sia cremosissimo. Aggiusta di sale.




Cuoci la pasta in acqua salata e scolala al dente. Condisci con il pesto di pistacchi, aggiungendo un po' di acqua di cottura per mantecare bene.





mercoledì 11 settembre 2013

Come Cappuccetto Rosso

Sono passati tre mesi dal mio trasferimento ad Alba e, ad oggi, il mio giudizio è veramente positivo. Mai avrei pensato di lasciare la mia Torino, mai avrei pensato di andare a vivere in campagna, io, abituata alla mia dose quotidiana di smog e cemento, alle vie parallele, al traffico, al rumore sferragliante del tram, al “scendo sotto casa e ho tutto”. Qui mi ritrovo nel verde più lussureggiante, nel silenzio interrotto solo dai grilli o dal frusciare delle foglie, dove sto imparando a non fare più caso ai ragni, ad osservare i tempi della natura e a scoprire che anch'io, ideatrice dell'hashtag #polliceverdeunacippa, riesco a non far morire le piante. O forse è una botta di culo. In ogni caso, il mio orto mi sta regalando grandi soddisfazioni e stiamo già pensando a cosa piantare per la prossima stagione. Poi, certo, ne abbiamo da imparare. Per esempio, che ne sapevo che una piantina di pomodori alta dieci centimetri si sarebbe trasformata nel giro di un paio di mesi in una specie di baobab? Che ne sapevo che ventiquattro delle suddette piantine erano un po' troppe – erano così piccole! - e adesso ci ritroviamo con una specie di giungla odorosa di caprese? Per fortuna amo i pomodori. Per una abituata alla città, tutto ciò è affascinante ed è una vera goduria andare nell'orto armata di sacchetto e coltello, e tornare con la busta piena di pomodori, zucchine, insalata e fichi come se fossi andata al mercato. Poi se mi legge un vero contadino, con la fatica che si fa, mi manda a stendere.
Abbiamo anche degli alberi di susine, quelle piccole viola o gialle, così dolci che una tira l'altra...ma attenzione, sempre di prugne si tratta e un uso eccessivo potrebbe non favorire la vita sociale.
Ne ho raccolte un bel cestino – mi sentivo un po' Cappuccetto Rosso – e le ho trasformate in marmellata. Susine e zucchero: nessun altro ingrediente, se non la pazienza di farle cuocere per tanto tempo, ma la bontà è assicurata e la colazione acquista subito quel gusto bucolico anche se siamo in città.

A casa mia...che paradiso!

Marmellata di susine

Marmellata di susine

Ingredienti per circa 4 vasetti da 250 ml

  • 700 gr di susine denocciolate
  • 10 cucchiai di zucchero (ognuno si regoli se piace più dolce o meno)


Preparazione


Pulisci le susine togliendo il nocciolo e tagliale a pezzetti



Mettile in una casseruola, aggiungi lo zucchero e comincia a farle cuocere, girando di tanto in tanto




Cuoci per circa 2 ore o comunque quando vedrai la frutta disfarsi. Quando la marmellata è ancora caldissima, versala nei barattoli, chiudi bene e girali lasciandoli così per qualche ora in modo che vada via l'aria e si chiudano ermeticamente (sul tappo non deve esserci la bolla).



Usa la tua marmellata sul pane o per una crostata. Una volta aperta conserva in frigo.



martedì 10 settembre 2013

Countdown natalizio, ovvero come sfuggire alla depressione post vacanziera

Google immagini
Oggi anche la seconda tranche di bimbi comincia la scuola, compresa Nanagrande emozionata e agitata per il suo primo giorno in una nuova realtà, con maestre diverse e tanti compagni da conoscere. Con l'inizio dell'anno scolastico comincia anche il countdown per le prossime vacanze, quindi mancano tre mesi e quindici giorni a Natale! Jingle Bells! Va bene, è un po' prestino, ma fa bene alla mente avere un obiettivo vacanziero: l'estate ci regala tramonti meravigliosi sul mare, abbronzature dorate, sandali e vestiti scollati da sfoggiare, serate danzanti all'aperto e fiumi di mojito, ci fa star bene, ma al ritorno ci lascia una depressione tale che l'ordine degli psicologi fa una ola e ci accoglie con vuvuzelas. Quindi, prossimo obiettivo vacanze di Natale! E qui scatta la colonna sonora dei film di Vanzina.
E' ormai tradizione, da anni, organizzare una cena di auguri con le amiche, alias le Galline, con cui si prepara una bella cena e ci si scambia i regali. Ora, siccome non siamo poche e le finanze son quelle che sono, si finiva per comprare piccoli doni, tendenzialmente inutili, che lì per lì facevano ridere, ma poi erano dei reali ciapapùer (per i non piemontesi, cosa che acchiappa la polvere). Negli annali è rimasta la bambolina vodoo con tanto di spilloni e un imbuto a forma di Pinocchio. Son cose belle. Quindi abbiamo pensato che, tramite sorteggio, ognuna di noi doveva fare un bel regalo solo ad una delle amiche, in modo da finire la serata con un dono consistente a testa e non con dieci cagatine. “Mi basta una qualsiasi puttanata, una maniglia colorata, un portafoglio, un portafigli, una cagata, qualcosa” (cit. da “Baffo Natale” di Elio). L'anno scorso la mia amica Fri ha veramente azzeccato il regalo per me: un cofanetto con diversi libricini di ricette ognuno con un argomento, dai piatti della salute alle cene romantiche, dalla tavola con gli amici a quelle per la prosperità. Che poi non ho capito se le ricette di quest'ultimo sono afrodisiache e il tuo lui ti incinge con il solo potere dello sguardo o se sono talmente pesanti da farti venire una pancia da gravida al settimo mese. Misteri.
Comunque, una di queste mi ha colpito e ve la propongo oggi. Tranquilli, trattasi di ricetta più che estiva, anzi, il must degli antipasti della bella stagione: melone e prosciutto crudo, il classico dei classici, ma in chiave rivisitata, con il melone trasformato in delicata mousse avvolta in un fagottino di crudo dolce, qualche scaglia di parmigiano e goccia di glassa di aceto balsamico. Il gusto è quello che tutti noi conosciamo, ma con forma e consistenza diversa, una presentazione accattivante, una bella reinterpretazione di un piatto che non mancherà mai nelle nostre cene estive. Da provare.
Ah, questa ricetta era nel libretto “Passione”: a buon intenditor, poche parole.

A casa mia...ora tiro fuori le tute da sci!

Mousse di melone con prosciutto crudo

Mousse di melone con prosciutto crudo

Ingredienti per 4 persone

  • 300 gr di polpa di melone
  • 100 gr di prosciutto crudo
  • 200 ml di panna fresca
  • 2 fogli di gelatina
  • 50 ml di vermuth bianco
  • Pepe bianco
  • Sale
  • Scaglie di parmigiano
  • Glassa di aceto balsamico


Preparazione

Pulisci e taglia a tocchetti il melone e frullalo



Metti la gelatina ad ammorbidire in acqua. Monta la panna ben fredda e poi condiscila con sale e pepe e tienila in frigo perché non si smonti.



Scalda il vermuth e sciogli la gelatina. Versa sul melone e amalgama. Lascia riposare per circa 20 minuti. Poi aggiungi la panna e incorpora delicatamente.



Fodera lo stampino con la pellicola e adagia la fetta di prosciutto facendo uscire i lembi



Riempi con il composto di melone e chiudi a fagotto. Sembrerà tutto molto liquido, ma è normale che sia così.



Lascia in frigorifero per almeno 4 ore, meglio se lo fai al mattino per la sera. Al momento di servire gira il fagottino e completa con scaglie di parmigiano e glassa di aceto balsamico





lunedì 9 settembre 2013

Settembre

Foto di ilquotidianoinclasse.corriere.it
Amici cuochi, buon anno!
Oh sì, oggi inizia ufficialmente la scuola e così anche il vero capodanno. Settembre è sempre stato per me un mese particolare dove emozioni e sentimenti contrastanti trovano casa: le vacanze sono finite – buuuuu – sono super abbronzata, i capelli si sono schiariti e lo smalto rosso risalta un casino – yeeeee – la scuola/lavoro ricomicia – buuuuu - rivedo i miei compagni/amici/colleghi – yeeeee- non ho più occasione di mettermi quel costume fighissimo appena comprato in saldo – buuuuu - quel leggero capospalla per il freschetto mattutino è una piccola goduria – yeeeee!
Settembre è il vero mese dei propositi, delle agende che profumano di nuovo da compilare con bella grafia (questo dura sì e no due giorni, poi diventano un'accozzaglia di appuntamenti, compleanni e appunti che manco un medico scrive così), delle matite temperate in ordine cromatico, dei colletti stirati, dei buoni progetti in cui buttarsi perché, come imparai al tempo del liceo, “progetto” vuol dire gettare avanti, oltre le proprie paure e timori, non solo le idee, ma anche il cuore.
E allora avanti con le liste! La mia personalissima to do list:
  • Trovare un lavoro (questo è serio)
  • Diventare ricchissima (magari prima trovo un lavoro)
  • Provare tante ricette e azzardare accostamenti che fino ad ora non ho fatto (magari evito mango e gorgo)
  • Fare per almeno un mese di seguito una dieta (e non riprendere peso in quello successivo)
  • Visitare una capitale europea (ma anche due, tre...)
  • Non aspettare tre mesi per andare dal parrucchiere e ritrovarmi un ciuffo da far invidia a Brandon Walsh.
Ovviamente non mi scordo di voi, amici cuochi, e vi prometto che continuerò a cucinare per esservi d'aiuto tra i fornelli anche perché – diciamolo – in questo periodo di vacanza mi avete fatto preoccupare alquanto: le ricette più cliccate dell'estate sono state il risotto con funghi porcini secchi e il panino wurstel e crauti. I casi sono tre: siete stati tutti in ferie in Scandinavia, avete lo stomaco ricoperto d'amianto, il caldo vi ha dato alla testa!
Vengo subito in vostro soccorso, con una ricetta facile facile che sa ancora di estate: le farfalle con tonno fresco e pistacchi. Il tonno tagliato a cubetti ha bisogno di pochissima cottura, uno spadellamento veloce, poi qualche pomodorino fresco, basilico profumato e per finire un po' di pistacchi tritati grossolanamente che danno croccantezza e si sposano benissimo con il tonno.
Un primo veloce, buono assaje, anche un modo per far mangiare il pesce (il tonno in tranci è senza spine) ai bimbi.
E non scordatevi del vino bianco freschissimo! E se tra i vostri propositi c'è quello di bere meno (io non lo metto, son mica matta!), oggi vi è concesso perché è il primo dell'anno e si festeggia!

A casa mia...bentornati!

Farfalle con tonno fresco e pistacchi

Farfalle con tonno fresco e pistacchi

Ingredienti per 4 persone

  • 200 gr di tonno fresco
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 grappolo di pomodorini ciliegia
  • Basilico
  • Pistacchi tostati
  • Sale
  • Olio evo


Preparazione

Taglia il tonno a cubetti e fallo cuocere a fuoco vivo per qualche minuto con olio evo e lo spicchio d'aglio, regola di sale




Togli il tonno dalla padella e mettilo da parte




Nella stessa padella fai saltare i pomodorini tagliati con il basilico e sala




Cuoci la pasta al dente, versala nella padella con i pomodorini, poi aggiungi il tonno e condisci il tutto. Completa con i pistacchi tritati grossolanamente.