giovedì 10 ottobre 2013

Blog tour Re Dolce, il racconto

L'autunno apre le porte ad una stagione molto importante per Alba e per le Langhe: è tempo di vendemmia – quest'anno non si è ancora conclusa visto il tempo un po' matto – di tartufi, di fiere e turisti da accompagnare tra le meraviglie di questa zona. Proprio di turismo vorrei parlare. Alba con i suoi dintorni – Barolo in primis – è la meta più ambita dai viaggiatori perché è senz'altro molto bella con le dolci colline pettinate dai vigneti, ma anche perché è l'unica che conoscono. Invece le Langhe sono molto di più e grazie al blog tour del Re Dolce ho potuto conoscerla e viverla nella sua parte più significativa, a partire dalle persone che credono in questo territorio e investono per poterlo rendere migliore. E' stato un weekend con ritmi serratissimi e con la pancia sempre piena: io ovviamente non mi sono tirata indietro a partire dall'accoglienza all'Enoteca Regionale di Mango, dove ci aspettava una tavola imbandita con torte di nocciole, biscotti, creme spalmabili sempre alle nocciole, il tutto innaffiato dal nostro sponsor ufficiale, il Moscato d'Asti. 


Ricordo che erano le 9.30 del mattino, così per farvi capire la dura vita di una foodblogger. La prima tappa è stata alle distillerie Beccaris di Costigliole d'Asti, dove abbiamo potuto conoscere il percorso di vita delle vinacce e abbiamo testato il risultato, degustando quattro tipi di grappe, una più buona dell'altra. Erano le 11.30, così, per dire.


 Dopo una piccola passeggiata tra i luoghi di Beppe Fenoglio e la lettura di alcuni suoi stralci da parte dell'attore Paolo Tibaldi, arriviamo all'agriturismo Anri per quello che nel programma era stato definito light lunch. Ecco, il light lunch in questione era composto da: antipasti misti freddi (con bis annesso), polenta fritta con fonduta e peperone con bagna cauda, tajarin ai funghi, plin al sugo d'arrosto e bonet. Ovviamente con vini della zona, sia bianchi che rossi. Vorrei che tutti i dietologi prevedessero questo menù per un light lunch.


Pomeriggio alla cascina Pavaglione a San Bovo di Castino, dove Samantha – piccola donna dalla grande forza – alleva qualche cavallo e maiale, un bufalo di nome Ciro, galline, ma sopratutto 130 asini. Ho avuto la bellissima esperienza di mungere un'asina, di bere il suo latte che poi viene impiegato in prodotti cosmetici – ce lo insegnavano già i Romani che il latte d'asina ha grandi benefici sulla pelle – e di tenere in braccio un agnellino di 15 giorni. Mi sentivo Heidi.



Dopo tre ore di digiuno (in verità di digestione) finalmente andiamo all'agriturismo Brusalino di Mango dove ci attende una cena meravigliosa e una vista mozzafiato dalla piscina a sfioro sulla vallata tra i vigneti.



La buonanotte e il buongiorno mi viene dato nell'agriturismo Cerrino, a Trezzo Tinella dove tutta la famiglia lavora fin dal mattino presto tra i vigneti. Appuntamento con tutti i compagni di viaggio all'Enoteca di Mango per la seconda colazione, questa volta a base di formaggi e ovviamente di Moscato: hic.



 Un breve giro per il borgo di Mango e la visita di Casa Forte, una splendida struttura ricettiva che affonda le sue radici nella storia medievale, con i suoi misteri e i passaggi segreti che la collegano al castello.



 Poi direzione Cascina Fonda, a San Donato di Mango, dove Marco ci accoglie nel regno della vinificazione della sua azienda che produce Moscato, ma anche spumante metodo classico, dolcetto, barbera...e non poteva che finire a “tarallucci e vino” con un altro pranzo appagante con prodotti tipici della Langa.



 Ultima tappa – prima che intervenissero le ambulanze a portarci via per pance piene e principio di cirrosi – tra i noccioli dell'azienda Gala a San Donato di Mango. Tre fratelli abituati a raccogliere nocciole fin da bambini, hanno trasformato quel gioco in un lavoro, seguendo tutto il percorso della nocciola dalla sgusciatura alla tostatura fino alla preparazione di granella, farina, creme spalmabili – da urlo – ed anche eccellenti prodotti dolciari.



Il Re Dolce blog tour si è concluso lasciandoci proprio la dolcezza in bocca e tante cose da raccontare. Ecco, io vi invito a segnarvi tutti gli indirizzi e nomi delle aziende agricole per poter programmare presto una visita indimenticabile nella Langa meno conosciuta e meno blasonata, ma meravigliosamente bella e genuina.
Da Gala ho fatto scorta di nocciole – buone così non le trovate al supermercato – per fare una torta che è dolce tipico di questa zona: ideale per una merenda langarola, ma perfetta anche come dessert accompagnata da una profumata crema agli agrumi.



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