lunedì 14 luglio 2014

Più sociale, meno social

I Mondiali di calcio sono finiti, la Germania ha vinto meritatamente (“Acrucchidemmerdaaa!Popopopopo, popopopopo!”. Dottissima citazione, chi la ricorda?), le vacanze si avvicinano e anche le social dinner di A casa mia sono finite. Ma tranquilli, solo per il periodo estivo! L'esperimento è andato più che bene, per cui tra poco arriveranno le date per settembre con nuovi menù e la stessa formula: prenota via mail, arriva con una gran fame e la voglia di fare nuove amicizie. Poi, amici single, io ve lo ridico: le colline patrimonio dell'Unesco illuminate sono molto romantiche, ci sono altissime probabilità che Cupido faccia un intrallazzo con Bacco, e che qui possiate anche trovare l'amore, quindi cosa aspettate?
Sono soddisfatta del lavoro che ho fatto, di quello che ho cucinato per i miei ospiti, grata perché il tempo ci ha assistito e abbiamo potuto mangiare in giardino senza Moncler (ok che è banale parlare del tempo, ma stamattina, 14 luglio, c'è la nebbia, ecchecà!), fortunata perché proprio in quei giorni le rose sono di nuovo fiorite e ho potuto fare dei bellissimi centrotavola, ma soprattutto sono felice dell'atmosfera che si è creata in queste serate: persone molto diverse tra loro, con vite e abitudini differenti, si sono trovate a chiacchierare e ridere insieme, a smezzarsi il bis di un piatto e a scambiarsi i contatti a fine serata, “così ci sentiamo!”: una serata molto “sociale”, ma poco “social”, perché i telefonini, da cui non ci stacchiamo mai, sono stati dimenticati per diverse ore. É proprio vero, il buon cibo e il vino uniscono sempre!
Un grazie speciale lo devo al Maritino perché è stato una spalla multitasking perfetta per queste serate: giardiniere – l'erba tagliata bene era fondamentale – maggiordomo, pr, cameriere, lavapiatti e splendido padrone di casa. Forse dovrei ingannarlo dicendogli che anche le cene con le nostre figlie sono social dinner (ovviamente mi hanno pagata rompendo il porcellino) così mi aiuterebbe più spesso!
I menù di settembre sono quasi pronti e mi frulla per la testa anche una serata dai gusti francesi che negli ultimi viaggi culinari abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare.
Comincio a solleticarvi le papille con una ricetta che è appunto francese, anche se io sono sempre stata convinta fosse cinese: “anatla all'alancia solo due pelsone e su plenotazione, glazie.”
Il solo petto d'anatra all'arancia è in verità semplice da fare e si trova abbastanza facilmente nei reparti macelleria dei supermercati più grandi.
La ricetta è facile e anche piuttosto veloce per essere un secondo di carne d'effetto: non dimenticate di comprare qualche arancia in più per decorare il piatto e cucinate l'anatra per una cena romantica, farete senz'altro colpo!

A casa mia...ci vediamo a settembre!

Petto d'anatra all'arancia




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