lunedì 2 febbraio 2015

La Speranza di Farigliano, cheap&chic

Farigliano si trova nella provincia Granda, meno di duemila anime e un'unica piazzetta dove si racchiude tutto il paese: uno di quei posti dove a pensare di viverci, ti spari nelle gambe. Ma in quella stessa piazzetta, dove si affacciano scuole, chiesa e poste, c'è anche un piccolo locale, unico motivo per cui varrebbe la pena di chiedere la cittadinanza fariglianese. Il ristorante “La speranza” è da sempre lì dov'è (la prima licenza risale al 1881!), conosciuto da molti per la cucina piemontese schietta e sincera. Dal 2008 al timone della cucina troviamo lo chef Maurizio Quaranta – stella Michelin alla Locanda del Pilone di Alba – e la moglie Sabrina che si occupa della sala con professionalità e con il calore di una perfetta padrona di casa. Una scelta di famiglia e di vita, quella di Maurizio e Sabrina, che ai fasti stellati, alle guide blasonate e ai turni massacranti, hanno preferito un figlio, un'attività più tranquilla e serena, una quotidianità fatta di casa e bottega, ma mantenendo livelli molto alti. C'è un'unica sala a “La Speranza”, divisa dall'ingresso da un frigo trasparente incastonato tra i mattoni con formaggi meravigliosi: forse meno di 30 coperti, un ambiente elegante, ma allo stesso tempo informale. Un piccolo amuse buche di benvenuto, grissini croccanti e panini tiepidi fatti in casa: chi ben comincia è a metà dell'opera. Si prosegue con un flan con delicati porri croccanti e una fonduta di raschera, perfetto già così, ma che diventa superlativo con una grattata di tartufo bianco quando è stagione; baccalà mantecato con patate al vapore ed emulsione di olive taggiasche che ad ogni boccone ti fa riconciliare col mondo. Tajarin e plin come la migliore tradizione piemontese insegna, gnocchi di patate che sembrano nuvole, tra i migliori che io abbia mai assaggiato. Come secondo, da non perdere la guancia di vitello che si scioglie in bocca e la quaglia lardellata. Pietanze semplici, ingredienti di alta qualità a chilometro zero, cucinate con grande maestria dallo chef Quaranta e presentate molto bene con stoviglie scelte ad hoc, perché anche l'occhio vuole la sua parte. Dolci golosi, ma non stucchevoli, piccola pasticceria ad accompagnare il caffè e una bella carta dei vini con una predilizione per le cantine della zona.
Il conto è sui 35€ per uscire con la pancia piena e soddisfatta, un ottimo motivo per una gita fuori porta con gli amici o per una romantica cena a due, perché La Speranza è accogliente come solo le trattorie di paese sanno essere, ma raffinato come un ristorante stellato.

La Speranza, Piazza Vittorio Emanuele II, 43 Farigliano (Cn)

Anche oggi non può mancare una ricetta, una cosa semplice come un plumcake salato, ma che diventa superlativo se vengono usati ingredienti buoni: io ho scelto il prosciutto cotto Lenti e il Puzzone di Moena, formaggio a pasta semi dura della Val di Fassa in Trentino. Risultato da applauso, perfetto da gustare come aperitivo insieme ad un bicchiere di vino, oppure da mettere in tavola come pane goloso.

A casa mia...quanto ce piasce de magnà!

Plumcake cotto e Puzzone di Moena

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