giovedì 21 marzo 2013

Amica con la A maiuscola

Fri al Porretta Soul Festival

Sono fortunata, ho tanti amici: non parlo della pletora di amici che si ha su facebook, ma di persone con cui ho realmente un rapporto vero, fatto di chiacchiere, cene insieme, confronto. Non mi basterebbero le dita delle mani per contarli ed è meraviglioso. Poi, però, ci sono amici con la A maiuscola, quelli a cui confidi le cose più intime, con cui hai condiviso momenti della vita importanti, quelli su cui sai di poter fare affidamento seriamente, quelli con cui non è importante se non ci si vede spesso, ma sai che se hai bisogno, l'altro c'è. Fri è una di queste amiche, con la A maiuscola. Ci siamo conosciute a quattordici anni, tra i banchi del liceo. Lei biondissima, una bellezza ancora in erba – tipica adolescente con sorriso ferrato dall'apparecchio - ma che già piaceva molto al mondo maschile. Non abbiamo legato subito, mi sembrava troppo diversa da com'ero io. Lei già curata nel vestirsi e pettinarsi, anche se all'epoca un po' tamarretta e fu soprannominata mica per niente “culo da Naxos” - nome di una discoteca torinese - io, tutta casa-chiesa e con un look anni '90 agghiacciante: capelli senza un taglio sensato, ciuffo moscio, trucco ma che cos'è, mocassini. Ci mancavano Carla ed Enzo che dicessero: “Ma come ti vesti?!”. Per fortuna, anche se giovani, siamo andate al di là dell'aspetto estetico – io sono migliorata, giuro! - e la nostra amicizia è cresciuta ogni anno di più. Tra i ricordi più belli, una vacanza insieme al mare da lei: birretta sul molo, chitarre suonate al tramonto con i capelli bagnati, Manu Chao e Guano Apes ascoltati in loop, autostop vietatissimo dai genitori per andare a ballare ed io che, per una scommessa persa, chiedevo una sigaretta a simpatici signori col batacchio di fuori in una spiaggia di nudisti. Quante risate. E poi i viaggi insieme a Parigi, Praga, Lisbona...ma è bellissimo anche ricordare i pomeriggi passati a studiare per gli esami universitari, le serate tra libri e caffettiere enormi per tenerci sveglie.
E' ufficialmente cominciata la stagione dei fiori ed è anche il giorno mondiale della poesia, per cui oggi una ricetta primaverile che fa venire voglia di parlare in versi lirici. Le pappardelle con le fave sono un primo semplice, ma che esce dall'ordinario, perfetto per i vegetariani, ma se si vuole rendere questa pasta un po' rock e più gustosa, consiglio di aggiungere della salsiccia sbriciolata: connubio perfetto.
Oggi è anche il compleanno di Fri, splendida donna che fa il mestiere che ama e per cui ha studiato tanto, che ha la musica nel sangue e canta da paura – Alice la chiama Francesca-che-canta – che è una mia Amica, con la A maiuscola.

A casa mia...W la primavera!

Pappardelle fave e salsiccia

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